“Ho sempre provato interesse per testi che parlano di religione e spiritualità, a partire dalla Bibbia e dai Vangeli apocrifi. Libri che hanno aiutato a costruire la mia identità…”, ci racconta Alborosie, protagonista del reggae internazionale – L’intervista

È uno dei nomi di riferimento del reggae italiano. Alborosie, siciliano, classe 1977, il cui vero nome è Alberto D’Ascola, si è trasferito con la famiglia in provincia di Bergamo da ragazzo e ha iniziato la carriera con la band Raggae National Tickets nel 1993.

Nel 2000 si è trasferito in Giamaica, dove compone e produce la sua musica: anche il nuovo album è stato registrato a Kingston. Grande ammiratore di Bob Marley, ha collaborato con alcuni dei più grandi artisti raggae del paese e del mondo. E nel 2011 ha vinto il premio MOBO (music of black origin) nella categoria Best Reggae Act, diventando il primo artista bianco a ricevere il riconoscimento.

Dopo aver festeggiato vent’anni di carriera con Sound The System, ora arriva con il nuovo album Freedom & Fyah, da cui è tratto il singolo Can’t Cool, che ricorda l’attitudine ribelle della musica reggae e la sua eterna lotta contro il sistema.

In occasione del nuovo album e del tour che porterà Alborosie in giro per l’Italia e il mondo, lo abbiamo intervistato per parlare di libri e lettura.

“Dai 16 ai 25 anni leggevo moltissimo, poi l’impegno della musica ha tolto un po’ di tempo ai libri”, ci racconta. “Ho sempre provato interesse per testi che parlano di religione e spiritualità, a partire dalla Bibbia e dai Vangeli apocrifi. Libri che hanno aiutato a costruire la mia identità, ma anche a distruggermi, in qualche modo, in particolare da giovane”.

Per quanto riguarda la possibilità di scrivere un libro, invece, Alborosie è abbastanza incerto: “Da un lato sono convinto che siano gli altri a dover scrivere di te, è interessante capire come ci vedono. In passato sono stati fatti alcuni tentativi con me, ma i risultati non sono stati dei migliori. Magari in futuro potrei scrivere di me stesso, con l’aiuto di qualcuno che sappia meglio di me come si fa”.

E scrivere un romanzo vero e proprio? Anche in questo caso Alborosie non si sbilancia troppo, ma ammette: “Potrebbe essere interessante scrivere traendo spunto da questi anni, dai viaggi agli incontri con persone e culture diverse. Magari un domani…” Per ora, Alborosie si dedica alla scrittura dei testi delle canzoni, che “sono delle storie”.

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