L’attrice Isabella Ferrari, che presta la sua voce all’audiolibro de “Le ore” di di Michael Cunningham, racconta in un’intervista a ilLibraio.it il suo rapporto coi libri, l’importanza di leggere storie femminili forti e “la paura di perdere quello che abbiamo acquisito come donne” che, nell’era Trump, sta mettendo tutte in guardia… – L’intervista

Isabella Ferrari, affermata attrice per il grande schermo, la tv e il teatro, presta la sua voce a Le ore, capolavoro di Michael Cunningham, che è diventato un audiolibro per Emons Edizioni. Il romanzo – da cui è stato tratto il film omonimo con Julianne Moore, Meryl Streep e Nicole Kidman, quest’ultima nei panni di Virginia Woolf – racconta le vicende di tre donne. Oltre alla celebre scrittrice inglese, dipinta nei suoi ultimi giorni, sono protagoniste anche due donne “comuni”: Laura Brown che legge Mrs Dalloway e cerca di sfuggire a un matrimonio infelice e Clarissa, una editor newyorkese.
Isabella Ferrari legge Le ore
Per parlare di audiolibri, dell’esperienza di prestare la propria voce a una storia e dell’importanza di riflettere sui diritti delle donne, ilLibraio.it ha intervistato l’attrice.
Isabella Ferrari legge Le ore
Da grande attrice, abituata a coinvolgere non solo la voce, ma anche il corpo nella recitazione, com’è stata l’esperienza di realizzare un’opera come un audiolibro in cui la voce è l’unico elemento nelle mani dell’attore per trasmetterne il messaggio?
 “Ci avevo rinunciato più volte proprio perché questa è la domanda che mi sono fatta anche io. Quando mi sono trovata lì, concentrata, con un filo di luce, sola con la voce e le parole ho sentito animarsi i personaggi, prendere forma. Ascoltavo il libro che stavo leggendo”.
Secondo lei perché gli audiolibri stanno guadagnando consensi anche da noi, dopo che negli ultimi anni si sono diffusi negli Usa? Lei ne fa uso?
 “Io non ho mai fatto uso degli audiolibri, ho un rapporto con il libro fisico. Mi ci addormento vicino, lo stropiccio, mi fa compagnia… il fatto che stia funzionando mi fa pensare che in fondo è un occasione per leggere una volta in più un libro che ti piace, letto con il colore personale della voce di un attore che ami”.
Come mai ha scelto Le ore? In qualche modo si sente legata a quest’opera che ruota attorno a tre personaggi femminili?
 “Le ore mi è stato proposto, ma anche qui è stata una fortuna affrontare un testo di cui avevo visto un buon film con attrici straordinarie. Per forza di cose ho visualizzato le tre attrici e mi è servito, e più andavo avanti le tre donne sono diventate mie amiche con una predilezione assoluta per Virginia. Il filo conduttore tra tutti è Mrs Dalloway, libro che vorrei leggere per un audiolibro, ma se non fosse possibile mi accontenterò delle Onde”.
Una scelta attuale visto il momento storico: dall’ascesa di Trump sembra che le battaglie femministe stiano riacquistando importanza e valore…
 “Certamente la paura di perdere quello che abbiamo acquisito come donne ci sta mettendo in guardia, stiamo attente tutte che questo non possa accadere. Il movimento delle donne è stato un movimento rivoluzionario e una delle donne più significative è sicuramente Virginia Woolf. La sua modernità, il suo stile di vita hanno segnato profondamente il pensiero delle donne e in Le  Ore si sente, per questo oggi leggerlo o ascoltarlo prende una nuova importanza”.
Come lettrice, invece, quali sono i libri che ha amato e chi sono gli autori che apprezza?
 “Se parliamo di autori contemporanei, in questi ultimi dieci anni mi sono appassionata a Munro, Franzen, Ferrante, Carrère. La mia formazione invece passa da Dostoevskii, Tolstoj, Stendhal. L’universo femminile mi appassiona in generale perché è complesso, visionario,  perché ci accomuna il tormento e l’insoddisfazione. F**K Trump“.


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