Se in Australia una catena di librerie indipendenti ha lanciato “Blind date with a book”, da tempo alcune librerie italiane vendono (anche) “libri al buio”, impacchettati e “invisibili” fino all’acquisto. I clienti, non conoscendo titolo, autore ed editore, devono dunque fidarsi del consiglio del libraio di turno, che si limita a lasciare un commento. Ma come racconta a ilLibraio.it Carmelo Calì, anima della Libri&Bar Pallotta di Roma, il gioco piace: “Tanti lettori che hanno accettato la sfida poi ci hanno ringraziato…” – Immagini e particolari

Come ha recentemente raccontato Il Post, nella catena di librerie indipendenti australiana Elizabeth’s Bookshop ci si può imbattere in uno scaffale in cui sono esposti libri impacchettati in una semplice carta marrone. Dunque i clienti non possono sapere il titolo e l’autore del libro di turna. Sulla carta sono scritte “parole chiave, brevi frasi o aggettivi per descrivere il libro e incuriosire i lettori”.

Il progetto si chiama Blind date with a book (“appuntamento al buio con un libro”), ed è stato ideato dalla libreria Elizabeth’s Bookshop di Newtown, un sobborgo di Sidney. L’idea, in realtà, non è una novità assoluta. Non sono pochi i librai italiani che da tempo la propongono (ognuno a modo suo). Come racconta a ilLibraio.it Carmelo Calì, anima della Libri&Bar Pallotta di Roma (a due passi da Monte Milvio) che porta avanti un progetto di vera e propria resistenza culturale (qui la sua storia, che rappresenta anche una sfida alla mafia), la sua libreria ha ideato #SfidaAlBuio (lo slogan è “porteresti a letto uno sconosciuto?”): “Si tratta di una delle sfide che abbiamo lanciato ai lettori. E non siamo i soli. Di certo ci sono altre librerie indipendenti che, dovendo fare i conti con la crisi degli ultimi anni, hanno aguzzato l’ingegno e hanno trovato modalità di interazione con i clienti innovative, dando vita a iniziative intelligenti e divertenti. Una di queste è la libreria Orsa Minore di Pisa di Nicolò Audino, ad esempio.  Noi della libreria Libri&Bar Pallotta da tre anni abbiamo scelto di percorrere una strada nuova. Il nostro negozio dà grande spazio agli editori indipendenti.  E il nostro lavoro di librai consiste nel filtrare, scegliere, consigliare”.

calìImmagini della Libri&Bar Pallotta di Roma

In questo senso, “incuriosire i clienti proponendo una sfida, un incontro al buio con un libro, è un modo divertente per dare spazio a tutto un mondo editoriale che troppo spesso rimane nascosto. Non si sceglie in base a un marchio editoriale, in base alla copertina, al nome dell’autore. Si sceglie dando fiducia alla libreria e ai consigli dei librai. Si sceglie in base ai ‘tag’ che aiutano il lettore a capire che libro si troverà sotto gli occhi”.

Aggiunge il libraio: “Troppo spesso un libro viene scartato perché si ignora chi sia l’editore e chi sia l’autore. Tra l’altro, dopo aver accettato la sfida, tante volte i clienti ci hanno ringraziato e confessato che sì, se non fosse stato per questo ‘gioco’, il titolo in questione non lo avrebbero mai comprato”.

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