André Aciman

Posso essere uomo e donna, oppure tutt'e due, perché tu per me sei stato entrambi. Cercami, Oliver. Cercami.

Ti ho insegnato a prendere nota di quei momenti in cui il tempo si ferma, ma alla fine non significano nulla se non trovano un'eco in qualcuno che ami.

Al buio non facevamo nulla di male. Al buio non sapevamo neppure chi fossimo. Tu mi parlavi, io ti parlavo, ma chissà cosa ci dicevamo, non aveva importanza, eravamo come sonnambuli, incolpevoli per quello che avevamo fatto nella più profonda oscurità della notte.

Non mi piaceva via Clelia, non mi piacevano le lezioni di italiano, non mi piaceva Roma. Io appartenevo a un altro luogo, anche se non sapevo quale… Tipico mio. Non eravamo fatti per le sistemazioni definitive, noi. Io no di certo. E neanche mio padre, né la zia Flora. Stavamo bene dove non eravamo.

Posso essere uomo e donna, oppure tutt’e due, perché tu per me sei stato entrambi. Cercami, Oliver. Cercami.

Ti ho insegnato a prendere nota di quei momenti in cui il tempo si ferma, ma alla fine non significano nulla se non trovano un’eco in qualcuno che ami.

Tutto quel tempo, tutti quegli anni e tutte quelle vite che avevamo toccato e scartato, come se non fosse mai accaduto nulla, anche se era accaduto eccome – il tempo, come aveva detto lui prima che ci abbracciassimo e andassimo a dormire tardi la sera prima, il prezzo da pagare per una vita non vissuta è sempre il tempo.

Posso essere uomo e donna, oppure tutt e due, perché tu per me sei stato entrambi. Cercami, Oliver. Cercami.

Ti ho insegnato a prendere nota di quei momenti in cui il tempo si ferma, ma alla fine non significano nulla se non trovano un eco in qualcuno che ami.

Tutto quel tempo, tutti quegli anni e tutte quelle vite che avevamo toccato e scartato, come se non fosse mai accaduto nulla, anche se era accaduto eccome il tempo, come aveva detto lui prima che ci abbracciassimo e andassimo a dormire tardi la sera prima, il prezzo da pagare per una vita non vissuta è sempre il tempo.

Al buio non facevamo nulla di male. Al buio non sapevamo neppure chi fossimo. Tu mi parlavi, io ti parlavo, ma chissà cosa ci dicevamo, non aveva importanza, eravamo come sonnambuli, incolpevoli per quello che avevamo fatto nella più profonda oscurità della notte.

Invece di vita ce ne è una sola, e prima che tu te ne accorga ti ritrovi col cuore esausto e arriva un momento in cui nessuno lo guarda più, il tuo corpo, e tanto meno vuole avvicinarglisi.

Posso essere uomo e donna, oppure tutt’e due, perché tu per me sei stato entrambi. Cercami, Oliver. Cercami.

Ti ho insegnato a prendere nota di quei momenti in cui il tempo si ferma, ma alla fine non significano nulla se non trovano un’eco in qualcuno che ami.

Tutto quel tempo, tutti quegli anni e tutte quelle vite che avevamo toccato e scartato, come se non fosse mai accaduto nulla, anche se era accaduto eccome – il tempo, come aveva detto lui prima che ci abbracciassimo e andassimo a dormire tardi la sera prima, il prezzo da pagare per una vita non vissuta è sempre il tempo.