Slavoj Zizek

Il vero nemico del presente saggio è rappresentato da quella che si sarebbe tentati di chiamare la bella arte di non-pensare, un'arte che in misura crescente pervade lo spazio pubblico: la saggezza invece di un autentico pensare – la saggezza che prende la forma di frasi a effetto che dovrebbero affascinarci con la loro ‘profondità' fasulla e [...] promettono una soddisfazione spirituale istantanea. [Tale ‘arte'] ci insegna a custodire la pace interiore del non-pensare. Il pensare non risponde soltanto al compito di colmare questo buco simbolico ma anche a quello di tenerlo aperto e renderlo fertile con tutta la sua forza destabilizzante, qualunque siano i rischi di questa operazione,

L'illibertà più pericolosa è quella che sperimentiamo in forma di libertà.

Invece di continuare a dimorare nell'apatia e nella malinconia, nella nostra frenetica inazione, mobilitiamoci per aggredire le radici della crisi, con tutti i rischi che questo comporta. Perché oggi il rischio maggiore è di non fare niente, consentendo alla Storia di seguire il suo corso.

In ciascuno di questi tre ambiti [ontologia, estetica, etica e politica] si sta giocando una battaglia violenta, una lotta contro le diverse forme di disparità disorientante. Questa lotta è filosofia [e…] la filosofia è, in ultima istanza, lotta di classe nel campo della teoria.

«Lenin agì di fatto come il capitano di una nave perduta in un mare in tempesta, che si fa strada in un territorio inesplorato».

«Lenin percepiva la situazione come disperata, inattesa, ma proprio per questo sfruttabile creativamente in vista di nuove scelte politiche».

«Ripetere Lenin vuol dire ripetere non ciò che Lenin ha fatto, bensì ciò che non è riuscito a fare, le sue occasioni mancate».

Proletari di tutti i paesi, unitevi!

«È necessaria una rivoluzione per civilizzare la nostra civiltà».

Qualunquecontattoconunaltrorealeincarneedossaqualunquepiaceresessualecheproviamoneltoccareunaltroessereumanononèqualcosadievidentemaqualcosadiintimamentetraumaticoepuòesseresopportatosolofintantochequestoaltroentranellacornicefantasticadelsoggetto.

Magari si propagherà un virus ideologico diverso e molto più benefico, e che ci infetti c’è solo da augurarselo: un virus che ci faccia immaginare una società alternativa, una società che vada oltre lo Stato-nazione e si realizzi nella forma della solidarietà globale e della cooperazione.

Magari si propagherà un virus ideologico diverso e molto più benefico, e che ci infetti c’è solo da augurarselo: un virus che ci faccia immaginare una società alternativa, una società che vada oltre lo Stato-nazione e si realizzi nella forma della solidarietà globale e della cooperazione.

Magari si propagherà un virus ideologico diverso e molto più benefico, e che ci infetti c’è solo da augurarselo: un virus che ci faccia immaginare una società alternativa, una società che vada oltre lo Stato-nazione e si realizzi nella forma della solidarietà globale e della cooperazione.

In ciascuno di questi tre ambiti [ontologia, estetica, etica e politica] si sta giocando una battaglia violenta, una lotta contro le diverse forme di disparità disorientante. Questa lotta è filosofia [e…] la filosofia è, in ultima istanza, lotta di classe nel campo della teoria.

In ciascuno di questi tre ambiti [ontologia, estetica, etica e politica] si sta giocando una battaglia violenta, una lotta contro le diverse forme di disparità disorientante. Questa lotta è filosofia [e…] la filosofia è, in ultima istanza, lotta di classe nel campo della teoria.

La vera comunione col Cristo, la vera imitatio Christi, è partecipare al dubbio di Cristo stesso e alla sua radicale disillusione.

La vera comunione col Cristo, la vera imitatio Christi, è partecipare al dubbio di Cristo stesso e alla sua radicale disillusione.

Costantemente bombardati da ‘libere scelte’ imposte, costretti a prendere decisioni per le quali non siamo quasi mai adeguatamente qualificati (o in possesso di informazioni sufficienti), viviamo la nostra libertà sempre di più come un peso che provoca un’ansia insopportabile.

Il medico al paziente: «Prima la buona notizia: abbiamo finalmente accertato che lei non è ipocondriaco».

Cristo occupava davvero la posizione del figlio di una fantastica barzelletta su un rabbino che rivolge la sua disperazione a Dio, chiedendogli cosa deve fare con il proprio figlio cattivo che lo ha deluso profondamente; Dio rispose con calma: «Fa' lo stesso che ho fatto io: scrivi un nuovo testamento.»

Il soggetto hegeliano emerge precisamente mediante l'applicazione riflessiva e circolare di un operatore logico, come nella barzelletta ormai logora del cannibale che ha divorato l'ultimo cannibale della sua tribù.

In ciascuno di questi tre ambiti [ontologia, estetica, etica e politica] si sta giocando una battaglia violenta, una lotta contro le diverse forme di disparità disorientante. Questa lotta è filosofia [e…] la filosofia è, in ultima istanza, lotta di classe nel campo della teoria.

Lenin percepiva la situazione come disperata, inattesa, ma proprio per questo sfruttabile creativamente in vista di nuove scelte politiche.

Lenin agì di fatto come il capitano di una nave perduta in un mare in tempesta, che si fa strada in un territorio inesplorato.

Ripetere Lenin vuol dire ripetere non ciò che Lenin ha fatto, bensì ciò che non è riuscito a fare, le sue occasioni mancate.

Proletari di tutti i paesi, unitevi!

È necessaria una rivoluzione per civilizzare la nostra civiltà.

Qualunquecontattoconunaltrorealeincarneedossaqualunquepiaceresessualecheproviamoneltoccareunaltroessereumanononèqualcosadievidentemaqualcosadiintimamentetraumaticoepuòesseresopportatosolofintantochequestoaltroentranellacornicefantasticadelsoggetto.