Nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini si svolgerà fino al 21 luglio la XXII edizione del Festival “Da vicino nessuno è normale”. Tra i vari spettacoli, un omaggio a Dostoevskij e letture dal libro “Memoria di ragazza” di Annie Ernaux

Nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini si svolgerà fino al 21 luglio la XXII edizione del Festival Da vicino nessuno è normale.

I manicomi sono nati con un approccio di assistenza totalizzante. Luoghi costruiti fuori dalle città, che contenevano miseria e dolore, ripetitività delle emozioni e delle economie, ogni giorno gli stessi riti per una sigaretta, cento lire e un caffè.

40 anni fa, con la legge 180, il matto diventa cittadino con tutti i diritti di cittadinanza: casa, lavoro e socialità. Nel 1978 a Trieste, i Centri di Salute Mentale sono 6, alcuni aperti 24 ore su 24, un servizio pubblico forte, con relazioni tra le persone. Quando qualcuno sta molto male serve l’affetto di tanti, un supporto collettivo e un movimento che sappia parlare di emozioni, gesto che una volta era politico. Oggi più di allora servono spazi e laboratori di relazioni, economie ed emozioni che trascinino corpo e mente, che accolgano senza guardare alla provenienza, al grado di cultura o al livello di sofferenza. Un insieme di singolarità e talenti nascosti che diventi una piazza vitale di questa città in periferia.

Tra performance di danza e teatro, ci saranno anche I Malvagi, omaggio della compagnia Katzenmacher all’opera di Fëdor Dostoevskij, spettacolo ideato e diretto da Alfonso Santagata, e una lettura e qualche canzone dal libro Memoria di ragazza di Annie Ernaux, con Daria DeflorianMonica Demuru e Monica Piseddu.

Qui il programma completo con tutte le informazioni.

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