Erri De Luca finisce sotto accusa in rete per le sue dichiarazioni relative alla querela del sindaco di Napoli Luigi De Magistris nei confronti del conduttore Massimo Giletti. Su ilLibraio.it lo scrittore (di recente assolto dall’accusa di istigazione a delinquere per le sue parole sulla vicenda No Tav) chiarisce la sua posizione: “Nel mio caso il reato era l’istigazione, in questo la diffamazione. Stiamo dunque parlando di cose diverse. Io non sono d’accordo con chi diffama, e…” – Intervista

Erri De Luca torna al centro dell’attenzione mediatica. Ma questa volta l’hashtag rischia di essere #ioNONstoconErri

Dopo l’assoluzione con formula piena (“Il fatto non sussiste”) nel processo che lo ha visto protagonista di recente, lo scrittore napoletano si è schierato al fianco del sindaco della sua città, Luigi De Magistris, che ha annunciato di aver sporto querela nei confronti del conduttore Massimo Giletti per alcune frasi pronunciate sulla città di Napoli in diretta tv. Ma ripartiamo dall’inizio.


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Nella puntata di domenica 1 novembre de L’Arena, su Rai 1, dedicata ai problemi della città partenopea, Giletti, sbottando contro i politici, ha detto: “Iniziate a far andare avanti la vostra città, fatela mettere a posto, che è indecorosa in alcuni punti, abbandonata. Se lei esce dalla stazione trova solo immondizia in tutti i vicoli. E i cittadini onesti di Napoli stanno ancora aspettando che qualcosa si pulisca…”. Molti cittadini napoletani si sono indignati e il sindaco De Magistris ha deciso di querelare il conduttore perché le sue dichiarazioni avrebbero screditato la città, chiedendo un risarcimento di 10 milioni di euro.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani, a cui ieri ha preso parte anche Erri De Luca (oltre allo stesso sindaco), lo scrittore ha commentato: “Quelle su Napoli sono accuse stonate: non le sanno cantare. Per cercare di moderare i termini di quelli che si ‘allargano’ troppo nei nostri confronti può essere che serva la querela, può essere che serva. Può essere che serva”. In rete la reazione è stata immediata: ma come? Dopo aver difeso la libertà di opinione, ora De Luca approva la querela contro un giornalista che ha espresso la propria idea?

Questa mattina ilLibraio.it ha raggiunto al telefono Erri De Luca per provare a capire meglio la sua presa di posizione e commentare le critiche piovute nelle ultime ore: “Se il sindaco di Napoli ha ritenuto che la città sia stata offesa davanti a milioni di spettatori, sulla tv di Stato, da un presentatore Rai, non ho nulla da obiettare. Si tratta di un’iniziativa del sindaco a difesa della sua città. Poi, ovviamente, spetterà alla magistratura valutare la querela. Quanto ai paragoni che vengono fatti con il processo che mi ha visto di recente coinvolto, nel mio caso il reato era l’istigazione, in questo la diffamazione. Stiamo dunque parlando di cose diverse. Io non sono d’accordo con chi diffama, e anche il sistema giuridico italiano non lo è, a quanto mi risulta. E no, in questo caso non penso di essere in contraddizione. Ho detto, e ribadisco, che ‘può essere che serva, la querela’. Ma non sono io a querelare, sia chiaro”.

Non è la prima volta che Erri De Luca difende la sua città dagli attacchi: “Napoli è periodicamente diffamata, in maniera ormai stantia. Ma la città ha ormai sviluppato un solido sistema immunitario, se ne fotte.

E tornando alle critiche che in queste ore vengono rivolte in rete a De Luca, lo scrittore ribadisce: “In questo caso, ripeto, non mi sento in contraddizione. E comunque, si è liberi di criticare. Anch’io spesso mi auto-critico. In dialetto…”.

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