Lo scaffale infinito
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Sinossi
«Fondare biblioteche» diceva Marguerite Yourcenar «è ancora un po’ come costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito». Da sempre, ogni biblioteca è un baluardo alla decadenza, un simbolo concreto con cui opporsi alla volgarità del presente. Lo scaffale infinito è un racconto che si snoda su un arco di oltre sei secoli, tra collezionisti, volumi e biblioteche di tutto il mondo. È un viaggio che annulla i confini di tempo e spazio: dall’umanesimo toscano al mondo globalizzato del terzo millennio, attraverso l’Europa rinascimentale e la Russia degli zar, gli Stati Uniti dell’esplosiva crescita economica di fine Ottocento e la sciagurata parentesi nazista
Incontriamo figure immense della storia letteraria, come Francesco Petrarca, con la sua straordinaria collezione di manoscritti e l’amore smisurato per Virgilio; personaggi più oscuri ma non meno importanti, come Hernando Colón, figlio illegittimo di Cristoforo Colombo, e Monaldo Leopardi, padre non amato di Giacomo; potenti cardinali come Federigo Borromeo e Mazarino, industriali dalle ricchezze favolose e attori squattrinati, come i primi stampatori di Shakespeare, inconsapevoli dell’eredità che avrebbero lasciato al mondo. A chiudere il cerchio, vero e proprio nume tutelare dell’amore per i libri, Umberto Eco, emblema di eclettismo ed esempio concreto dell’utopica «biblioteca universale» di cui favoleggiava Borges. L’autore ci prende per mano attraverso i suoi molteplici viaggi e incontri, racconta con leggerezza e ironia le altrui e le proprie esperienze fra gli scaffali polverosi di un rigattiere e gli edifici monumentali che ospitano i tesori di carta dell’umanità. È un libro che racconta di altri libri, ma da un’angolazione speciale: un’eredità che non smette mai di arricchirsi, una storia che «è molto, molto decisa a scrivere tanti altri capitoli».
- ISBN: 8862207891
- Casa Editrice: Ponte alle Grazie
- Pagine: 264
- Data di uscita: 07-03-2013
Recensioni
Quando ho preso in mano questo libro per la prima volta pensavo si trattasse di un romanzo con i libri come trama. In realtà è un racconto quasi storico che si sviluppa a partire da Petrarca fino ad arrivare a Umberto Eco. I libri sono sì il filo conduttore del racconto ma nel senso delle raccolte d Leggi tutto
Raramente un saggio si legge come fosse un romanzo. In questo caso Kerbaker crea il saggio perfetto. Qui si parla della nascita e della crescita delle Biblioteche più importanti del mondo. Da Petrarca a Borromeo, passando per Bodley e Oxford, tra un folio di Shakespeare, l'Argentina e Borges, Milano Leggi tutto
L'autore non nasconde un certo autocompiacimento nel raccontare le sue avventure più o meno fortunate alla ricerca di libri rari. Vi confesso che ho sentito l'invidia salire a livelli stratosferici. Non tutti siamo abbienti come Kerbaker pertanto, togliendo le parti più egocentriche, il libro scorre Leggi tutto
Un saggio dedicato a chi ama i libri, un salto nel tempo che permette di sbirciare l grandi bibliofili del passato.
Questo è chiaramente un libro dedicato ai bibliofili, ossia a coloro che non sono (solo) appassionati di lettura, ma anche e soprattutto di libri in quanto oggetti fisici e portatori di storie. Fatta questa doverosa premessa (che in parte spiega la mia valutazione, non essendo io un bibliofilo), Lo Leggi tutto
bella l'idea di una storia del collezionismo a partire da petrarca: storia forse un po' abbellita ma, come dice l'autore nella postfazione, basata su solidi riscontri storici. pessima l'idea del passaggio del testimone tra staffettisti che soccombono l'uno dopo l'altro al morbo della raccolta: alla
Un libro sui libri, sull’amore per i libri, che scorre attraverso i secoli, un racconto avvincente, che si divora, che appassiona, che fa riflettere ma anche stupire e innamorare. Si va dall’Italia di Petrarca all’Inghilterra di Shakespeare e dei college di Oxford ma, in generale, un po’ in tutto il Leggi tutto
Comprato per curiosità, divorato per passione. Bibliofili, comincio a capirli. Ma ciò che traspare è l'amore per il libro come oggetto di culto e fatica e sudore, per dirla alla Leopardi. Un amore per la carta che chi ha, trova sempre ricambiato con rinnovato ardore pagina dopo pagina.
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