Sinossi
«Secondo me, Vitali sorpassa con la sua levità Guareschi.»«Il suo è puro gioco narrativo con momenti di alto virtuosismo.»Antonio D'Orrico, «La lettura – Corriere della Sera»«Un grande narratore che, come Piero Chiara e Mario Soldati, sa raccontare la profondità della superficie.»Bruno Quaranta, «Tuttolibri»«La forza delle storie di Andrea Vitali nasce da una innata capacità di ascolto delle vicende della gente comune che egli trasforma in prodigiosa azione romanzesca.»Fulvio Panzeri, «Avvenire»Un padre, l'Anemio Agrati, che ha dedicato la vita a un'insana passione. Un figlio silenzioso che porta con sé questa bizzarria come uno stemma di famiglia. Conosciuto in paese come «il Cadavere», lo si incontra solo al cimitero in riva al lago, nella ricorrenza dei defunti, avvolto da ombre e penombre. Una storia inedita, delicata e grottesca, un paese fuori dal tempo in cui episodi curiosi e personaggi irresistibili ci conducono a scoprire le mille facce della realtà. Nei suoi romanzi Andrea Vitali racconta l'Italia più vera, immobile e frenetica, dove dietro la commedia si nasconde la tragedia, e dietro la tragedia il melodramma e la farsa.
- ISBN: 881113384X
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 95
- Data di uscita: 07-12-2011
Recensioni
Non avevo mai letto nulla di Vitali, anche se in famiglia va per la maggiore, e quando mi è passato per le mani questo libricino mi sono detto che era l'occasione per iniziare. Che dire? Nonostante la storia sia velata da una buona dose di malinconia i personaggi sanno comunque strapparti il sorriso Leggi tutto
Leggero, molto ironico, divertente. Scorrevole. Letto in qualche ora. Tra le righe si intravede un'italia nordica di epoca fascista o appena post-fascista. Non un libro da avere nella mia mensola personale su un'isola deserta, ma un piacevole passatempo, comunque
Ammetto di esser stata tentata di dar due stelle a questo racconto. Fino alle ultime 15 pagine, che da sole valgono la terza stella. Non male. Amaro e ironico allo stesso tempo.
Ben scritto. Primo romanzo letto di questo autore ma sicuramente non l'ultimo. Uno squisito gusto del macabro.
Un padre, l'Anemio Agrati, che ha dedicato la vita a un'insana passione. Un figlio silenzioso che porta con sé questa bizzarria come uno stemma di famiglia. Conosciuto in paese come "il Cadavere", lo si incontra solo al cimitero in riva al lago, nella ricorrenza dei defunti, avvolto da ombre e penom Leggi tutto
Triste e scarno. Senza capo né coda.
Il Cadavere, al secolo Agrati Lazzaro, è un ragazzo alto, magro, tanto taciturno da apparire tardo di comprendonio e pallido; pallido come un cadavere . Quando il protagonista, con ogni probabilità l'autore stesso o un suo alter ego di carta,sono entrambi ragazzini di quarta elementare, anche se il " Leggi tutto
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