

Sinossi
Trentaseiesimo titolo di narrativa del suo infinito romanzo fatto di romanzi, quest'ultimo, che si dipana nell'ormai noto stile fatto di monologhi e memoria alternati senza soluzione di continuità, si muove intorno a un personaggio storico, Júlio Fogaça (1907-1980), quantunque il suo nome non venga mai pronunciato, disegnandone la biografia grazie a un affresco corale di voci di personaggi ognuno dei quali protagonista a turno dei singoli capitoli. Membro della segreteria del Partito comunista portoghese, Fogaça viene deportato per due volte nella colonia penale di Tarrafal, a Capo Verde, e imprigionato anche sul suolo patrio nelle famigerate carceri della polizia politica, dove è torturato. Ciononostante, l'attivista non cede e non tradisce i compagni di lotta, ma viene ugualmente espulso dal partito. Secondo le motivazioni burocratiche perché non ligio alla linea ortodossa imposta dal comitato centrale, molto più probabilmente a causa delle sue origini alto-borghesi, giudicate incompatibili con il profilo del militante comunista e, soprattutto, per via della sua omosessualità. Non alla propria, ma alle plurime voci di chi l'ha conosciuto è affidato il compito di dipanare un'indagine intorno alla vera identità del protagonista e, insieme, di raccontare il colonialismo oltremarino, la dissoluzione dell'impero, la lenta corrosione della presenza lusitana in Africa, il lato più oscuro della dittatura. Il "dizionario dei fiori" scritto in una lingua d'antan, che compare qua e là fra le pagine, riveste un valore allegorico ponendosi come immagine della vita con le sue biforcazioni, con i presenti possibili che si sovrappongono - mediati dal rimpianto e dalla nostalgia - all'unico presente reale, che è quello vissuto.
- ISBN: 8807035537
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 384
- Data di uscita: 04-07-2023
Recensioni
Um romance feito de pequenas narrativas aue se encaixam para contar (ou não contar) quem era Júlio Fogaça. Cada capítulo é a perspectiva de uma pessoa que ele conheceu, e alguns deles têm uma força emocional tremenda (como o terceiro, que me deixou de rastos), com as suas memórias, traumas e vivênci Leggi tutto
Mais um belíssimo romance. Não esperem respostas, porque não as encontram aqui. A crítica do Expresso, edição do pretérito fim-de-semana, incorre nesse erro. É nos mistérios e nos múltiplos percursos (pétalas) do bosque antuniano, que se cumpre este círculo.
Há uns meses atrás deparei-me com a encoberta história de Júlio Fogaça, contemporâneo de Álvaro Cunhal e uma das figuras mais relevantes do PCP. Decidi perguntar a alguns “conhecedores” o que me poderiam dizer sobre ele, mas as respostas foram vagas e opacas, tendo deixado este assunto em aberto até Leggi tutto
Último livro de ALA que refez toda a ligação especial e paixão que tenho pela sua obra. Que bom livro.
Maravilhosamente confuso. Como aliás de costume do autor. Fantástico.
“Não gosto de comboios porque não gosto do mundo inteiro a sacudir-se nas janelas, casas, árvores, passagens de nível e homens de bandeirinha e corneta a mandarem-nos para Lisboa a fim de que a cidade nos coma porque é a única coisa que sabe fazer, comer-nos” “nunca saímos do sítio onde nascemos” “- N Leggi tutto
Citazioni
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