

Sinossi
Nel maggio 2014 la casa d'aste Christie's spese una fortuna per offrire un intero soggiorno a New York a diciotto collezionisti cinesi. Dopo una visita al MoMA e una cena esclusiva al Rockefeller Center, gli ospiti parteciparono a una sessione di vendite accomodandosi dietro i vetri oscurati di un salottino privato, e spesero un totale di 236 milioni di dollari. Gli esperti di Christie's giudicarono quell'operazione di marketing, studiata nei minimi dettagli, un successo senza precedenti: erano andati a caccia di super ricchi in una delle capitali della finanza mondiale, li avevano attirati nella propria rete e avevano ottenuto guadagni record. Quel primato, però, fu polverizzato già qualche mese dopo, quando Christie's, Sotheby's e Phillips realizzarono in una sola settimana profitti per 1,66 miliardi di dollari. E a oggi la corsa al rialzo non si è ancora interrotta. Asta dopo asta, infatti, la curva dei prezzi pagati per opere d'arte continua a impennarsi. Da qualche anno le acquisizioni registrate tra New York, Dubai, Londra, Shanghai e Mosca occupano le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, e a fare notizia sono soltanto le cifre da capogiro. In effetti, come afferma l'economista Donald Thompson, è piuttosto inutile interrogarsi sul valore artistico delle opere acquistate: quando entrano in gioco gli individui più ricchi del pianeta, l'arte diventa un investimento e il collezionista uno speculatore con il fiuto per guadagni facili e immediati. L'arte, specialmente quella contemporanea, ha cominciato a stimolare l'avidità degli affaristi e a dare vita a nuove e pericolose forme di finanza creativa. I consulenti dei collezionisti non sono più critici d'arte, ma analisti in attesa del momento più opportuno per consigliare la vendita o l'acquisto di un'opera e ottenere profitti milionari. Le sale delle case d'aste sono diventate un palcoscenico su cui si consuma un gioco delle parti che vede in scena sempre gli stessi protagonisti: consulenti, galleristi, agenti e artisti viventi che creano opere iconiche, trofei perfetti per magnati alla ricerca di prestigio. Come si spiegano, altrimenti, i diversi esemplari di una stessa scultura prodotti da Jeff Koons, oppure le vasche di formaldeide in cui Damien Hirst immerge squali, vitelli, mucche e maiali? "Bolle, baraonde e avidità" svela i protagonisti e i segreti di un ambiente volubile e capriccioso che, proprio come ogni altro settore contaminato dall'ingordigia speculativa, è un gigante dai piedi d'argilla in attesa di precipitare.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 281
- Data di uscita: 16-10-2018
Recensioni
Předchozí Thompsonovy knihy byly pro laika určitě lepší, šťavnatější, zajímavějši. Tahle je hodně orientovaná na ekonomiku a trh a méně už na umělce a další aktéry uměleckého dění.
I really loved this book- it gave a lot of great insight into a wide range of art world topics, with wonderful anecdotes and metaphors. I finished the book with a whole page of notes on a myriad of different subjects for further reading and research- enlightening and entertaining read!
Bubbles are a very apt metaphor for this book. Each chapter is extremely short and self-contained, but doesn't mesh well with the other chapters or build up to a more cohesive argument. The final chapter, which I was hoping would wrap things up for me, but it is truly the strangest conclusion I have Leggi tutto
Thought I'd be bored and maybe skim certain chapters since the financial end of art isn't exactly my strong point but I was pleasantly surprised by how readable, enjoyable and entertaining this book was. And how informative. It burst any remaining tiny assumptions I'd held about the current art worl Leggi tutto
Another interesting look into the art world as with the $12 million stuffed shark. However, it was a bit of a rehash, coupled with an unsuccessful attempt at an economic / psychological, macro-view. It muddied things and didn't land too well. Still, massively interesting, but if you've read about the Leggi tutto
Po Žralokovi a Supermodelce už tu není moc nového. Míň se rozebírá umění samo, trochu víc cena, ale je to spíš už opakování předešlých myšlenek, na příkladu jiných děl. Ráda jsem si připomněla Dámu ve zlatém, ale čtení mi trvalo déle než u prvních dvou. Asi zásadní je ten žralok, tady spíš už jen no Leggi tutto
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