Il fantasma dei fatti
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Sinossi
«Vi hanno mandato loro?» chiede Tom il Greco ai due sconosciuti che bussano alla porta della sua casa di vacanza in Québec. «Loro» sono gli uomini della Cia, l’Agenzia che Thomas Karamessines, detto il Greco, ha servito per tutta la vita. C’era proprio lui, infatti, a capo della stazione di Roma quando, tra il 1961 e il 1963, con la morte di Mario Tchou, l’attentato a Enrico Mattei, le incriminazioni e le condanne di Felice Ippolito e di Domenico Marotta, l’Italia perdeva di colpo ogni competitività in campo scientifico, politico ed energetico, avviandosi verso il declino attuale. Una semplice coincidenza? O dietro quel punto di svolta così drammatico per il nostro paese si nascondeva la longa manus della Cia e di Tom il Greco?
Dopo l’Italia, una lunga carriera avrebbe portato Karamessines a giocare un ruolo anche nei misteri più bui della politica internazionale, dall’assassinio di Kennedy alla cattura di Che Guevara e al golpe in
Cile. Ci sono, però, intrighi e segreti di stato che nemmeno gli uomini più scaltri riescono a tenere sotto controllo. Segreti che, in ore estreme, quando quei due sconosciuti bussano alla sua porta, non ha più senso nascondere. A partire da questa figura sfuggente, l’ossessione di un protagonista che ha lo stesso nome dell’autore si trasforma in una lunga indagine, e in un romanzo che intreccia i «fatti» con le zone oscure degli eventi, illuminate dall’immaginazione. Perché, come sostiene Sciascia, non sono tanto i fatti quanto «i fantasmi dei fatti» a costituire la vera materia della letteratura.
- ISBN: 8823524342
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 288
- Data di uscita: 27-02-2020
Recensioni
Alla base del libro di Arpaia, una tesi tutta da dimostrare: fra il 1961 e il 1963 c'era stata o no una cospirazione contro l'Italia per farle perdere il treno dell'autonomia energetica e scientifica e relegarla, come sempre, a un ruolo da comparsa sul palcoscenico mondiale? Il libro parte come un ro Leggi tutto
Bruno Arpaia. Lo amo.
Un libro con una buona premessa e uno svolgimento a tratti interessante, ma che non mi ha lasciato granché.
Mi è piaciuto questo percorso storico sulle occasioni mancante dello sviluppo industriale italiano. Indipendentemente dalla finzione, porta a una riflessione sulla mancanza di una visione nazionale comune, mentre prevale sempre la forza centrifuga degli interessi personali. La sola creatività e inno Leggi tutto