

Sinossi
2 maggio. Ieri sera dopo cena dissi: «Voglio restare da sola per l’intera estate... Voglio impigrirmi perché la mia anima abbia il tempo e l’agio di crescere... Trascorrerò i mesi sui prati e nei boschi... Sarò felice, nessuno verrà a disturbarmi... Dove c’è silenzio, ho scoperto, c’è la pace». «Attenta a non bagnarti i piedi» disse l’Uomo di Rabbia.
Così inizia questo divertente seguito del Giardino di Elizabeth, resoconto di quella che dovrebbe essere un’estate rigenerante. Non un libro sulla solitudine, però, quanto un diario sul desiderio di solitudine di chi si ritrova costantemente invaso dalla presenza altrui. Le ore, infatti, non sono mai solitarie come la protagonista aveva pianificato: c’è l’Uomo di Rabbia con cui pacificarsi, le bambine che esigono attenzione, i domestici in attesa di istruzioni. Molte giornate iniziano con riflessioni sul giardino, che poi si evolvono in digressioni ironiche vuoi sulla debolezza umana, vuoi su indesiderati incontri sociali, sul sonno o sul tempo, con scambi satiri-ci e ciniche conversazioni su Dio, paradiso e inferno tra Elizabeth e l’Uo-mo di Rabbia, cui le tre figlie partecipano nel loro sincopato linguaggio infantile. Il libro riprende il tema conduttore della produzione di Elizabeth von Arnim, la fuga. Tutte le sue eroine fuggono – dalla ricchezza verso la semplicità, da una vita casalinga convenzionale verso un viaggio all’estero, da una casa comoda a un’avventura in carrozza – e soprattutto fuggono, o sentono il bisogno di fuggire, dai mariti e dalla tirannia del matrimonio. Qui, come nel Giardino di Elizabeth, la fuga è semplicemente in un giardino da cui si gode un paesaggio più ampio, e che diventa sinonimo di gioia.
- ISBN: 8833932826
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 119
- Data di uscita: 30-05-2019
Recensioni
Someone suggested this on The Literary Life Facebook page and having loved The Enchanted April and Elizabeth’s German Garden I thought it would be a nice summer read. The first few pages did not draw me into this novel but by the end I was highlighting and laughing through every paragraph. This nove Leggi tutto
It was time for me to read another book by Elizabeth von Arnim. When I originally started reading her, I fell head over heels in love. Well so to speak. After reading now 13 (!) of her works I am a big fan although my ardor has cooled a bit. I vacillated between 3 and 4 stars for this but what the h Leggi tutto
Doesn't quite reach the heights of Elizabeth and Her German Garden , but there are so many passages that just sing so joyously, and others that might have been lifted from Austen- others that are horribly dated, some terribly modern, or grasping their way towards being so. My thoughts on this book and Leggi tutto
Solitudine come piacere Una gradevole lettura, in particolare per chi ama la natura e sa assaporare la solitudine. Il testo può essere considerato la continuazione di "Il giardino di Elizabeth" , ma consente anche una fruizione autonoma. Qui la vicenda si dispiega fra maggio e settembre : è intenzione Leggi tutto
”What a blessing it is to love books. Everybody must love something, and I know of no objects of love that give such unfailing returns as books and a garden.” I suspect that most readers will come to this having read (and enjoyed) Elizabeth and her German Garden , its predecessor. The book picks up wh Leggi tutto
” 2 maggio. Ieri sera dopo cena, mentre eravamo in giardino, dissi: «Voglio restare da sola per l’intera estate, e giungere all’essenza della vita. Voglio impigrirmi quanto più possibile, perché la mia anima abbia il tempo e l’agio di crescere. Non inviterò nessuno, e se qualcuno verrà a trovarmi gl Leggi tutto
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