

Sinossi
Chi racconta questa storia di scrittori e editori, stampatori e mecenati, talenti e miserie è stato un protagonista dell'editoria italiana del Novecento. Ha lavorato in case editrici medie e grandissime, si è occupato di patrie lettere e letterature straniere, soprattutto ha incontrato persone e cose, attraversato epoche, inventato collane, assunto e licenziato. Chi racconta somiglia abbastanza all'editoria italiana, elegante e iraconda, generosa e umbratile, colta e commerciale. Perché l'editoria, si legge in queste pagine, è figlia dell'intellettualità e del commercio, non appartenendo in fondo a nessuno dei due. E poi, annosa questione, sono gli editori capitani d'azienda? Esistono ancora come i primi trent'anni del Novecento ce li hanno consegnati? Chi racconta ricostruisce con passione e puntualità una storia che si suppone magmatica, casuale, con accelerazioni improvvise e sacche, costellata di invidie e affetti, rabbie e riconciliazioni, amori e antipatie. Chi racconta sa che attraverso l'editoria si può raccontare la storia d'Italia, quella tra le due guerre e quella degli anni di piombo, quella dei magnifici anni Ottanta e la più recente, quando i protagonisti sono forse meno eroici ma più inattesi. Con tono epico e comico, affettuoso e tagliente, con occhi distanti e nel contempo vicinissimi, Gian Arturo Ferrari ci accompagna nelle avventure umane e culturali degli uomini e delle donne che si sono occupati di scegliere come, quando e quali libri pubblicare in un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono.
- ISBN: 8829715433
- Casa Editrice: Marsilio
- Pagine: 368
- Data di uscita: 15-11-2022
Recensioni
Un viaggio fantastico nella storia e pratica dell'editoria italiana. Personaggi meravigliosi sia per passione che per carattere e visione. Appassionante. Peccato per il poco spazio all'editore Laterza.
il titolo corretto, ma troppo lungo, doveva essere: Bignami degli editori italiani dal primo dopoguerra narrati con tono finto confidenziale (per non sembrare troppo condiscendente) per giustificare perché un quarantista (cioè nato negli anni 40 e quindi naturalmente di sinistra) è finito a lavorare Leggi tutto
Speravo di gran lunga meglio. Il problema principale è che questo libro non sa esattamente cosa vuole essere: una biografia delle case editrici italiane, una autobiografia, una raccolta di aneddoti? Finisce per essere tutto e niente, un lungo elenco di nomi tra autori ed editori che per forza di cosa Leggi tutto
Libro molto interessante, anche se il moltiplicarsi di nomi lo rende a volte difficile da seguire. Peccato per i ripetuti commenti fini a se stessi sull'aspetto fisico delle donne: estremamente fastidiosi, nonché inutili.
Speravo in un the ben più bollente di questo, invece Ferrari firma un puro e semplice manuale di storia dell'editoria che di confidenziale (o anche solo vagamente interessante) ha ben poco, se non il tono compiaciuto e supponente dell'autore.
Sono combattuta. La prima parte, in cui si racconta della nascita e della prima evoluzione delle case editrici italiane, è davvero interessante. Tuttavia, appena l'autore diventa il protagonista della storia le pagine sono intrise del suo ego - oltre che di un non troppo velato sessismo che a quanto Leggi tutto
Interessante carrellata storica sull'editoria – soprattutto italiana, ma anche estera – con alcuni spunti stimolanti e racconti del dietro le quinte. Scoraggiante per certi versi, nella sua cruda analisi di un mondo esclusivo (escludente) e autocompiaciuto.
"Il fatto è che anche per gestirli, soprattutto per gestirli, i libri bisogna averli nel sangue. Bisogna esserci nati e vissuti dentro. O per ragioni familiari ed ereditarie, i più fortunati, o per vocazione e scelta spontanea (o per entrambe). Platone sognava i re filosofi, il potere congiunto all' Leggi tutto
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