LEZIONI DI TENEBRA
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Sinossi
«Due cose non si possono guardare in faccia: il sole e la morte» ha scritto La Rochefoucauld nelle sue Massime. La visione diretta della grande luce e del grande buio sono per noi intollerabili. Si può essere ciechi per troppa luce o per troppo buio. Per questo occorre abituarsi gradualmente all’una come all’altro. Ed è proprio così, per gradi, che queste Lezioni di tenebra ci portano al grande buio, al cuore nero della storia: Auschwitz. In un racconto nutrito di biografia, che diventa anche biografia di una generazione, l’autrice esplora, pagina dopo pagina sempre più in profondità, il rapporto con sua madre, l’unica di due famiglie numerose a essere sopravvissuta alla Shoah, insieme al padre: ebrei polacchi, vissuti in Germania, dove la figlia Helena è cresciuta sentendosi totalmente estranea al mondo tedesco e alla sua cultura, pur usandone la lingua. Non soltanto una memoria sulla Shoah, ma un resoconto appassionato e allo stesso tempo lucido che punta a misurare l’intensità del contraccolpo nella generazione successiva. E il contraccolpo sta nell’impossibilità di avere radici,nella confusione linguistica, nel bisogno disperato di appartenere e nella condanna crudele di sentirsi estranei, comunque e dovunque. Sta nello stupore di fronte al destino, al male, alla sorte: «Vorrei sapere se è possibile trasmettere conoscenze e esperienze non con il latte materno,ma ancora prima, attraverso le acque della placenta o non so come, perché il latte di mia madre non l’ho avuto e ho invece una fame atavica, una fame da morti di fame,che lei non ha più».
- ISBN: 8823521793
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 208
- Data di uscita: 26-07-2018
Recensioni
Helena Janeczek sonda le tenebre della sua storia famigliare, le tenebre sconosciute di Auschwitz che riaffiorano grazie a un viaggio con la madre, che per la prima volta ritorna in Polonia e nel campo in cui passò pochi mesi da ragazza. Quello che mi è piaciuto di più è che l'autrice non pretende d Leggi tutto
Helena Janeczek erzählt als Tochtereiner Shoah überlebenden Familie die Schwierigkeiten und Traumata einer postmemory-generation. Fragen der Identität, der Beschäftigung mit einem Genozid und die Angstzustände ihrer Mutter sind wiederkehrende Motive im Leben Janeczeks. Dieses autobiografische Werk v Leggi tutto
Un romanzo di famiglia, un racconto della madre, soprattutto della madre, e del padre, un ritorno alle origini, un viaggio verso luoghi della memoria, la memoria da custodire. Siamo figli dei nostri genitori, non riusciremo mai a sapere davvero chi sono, cosa provano, a volte non sappiamo nulla dell Leggi tutto
This book kept me suspended from beginning to end in a mother-daughter relationship so authentic and compromised by the thread of history and the weight of memory. From her mother's inability to narrate, Janeczek takes it upon herself to give her voice in the most meaningful and human way possible,
2.5 ⭐️
Rilettura: 4 stelle. 10/12/2011 ....ho una fame atavica, una fame da morti di fame, che lei non ha più... I genitori sanno che i figli sbagliano e che bisogna educarli a non sbagliare. Ma certi, credo, sanno che anche dagli errori si impara. Molti altri non ne vogliono sapere nulla e tuttavia lo sanno Leggi tutto
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