

Sinossi
Che cosa succede quando la medicina è messa in scacco da una malattia terminale o semplicemente dalla vecchiaia, vale a dire dal ciclo naturale della vita? Che rapporto si instaura tra medico e paziente, quando il crinale tra vita e morte si fa sempre più sottile? Come dialogare con chi sta per lasciarci? Come accompagnarlo senza ridurlo a oggetto di un inutile accanimento terapeutico? Come e quando passare dalla cura all’alleviamento? Come rendere più lieve e dignitoso il trapasso? A queste domande chiave Iona Heath, medico di base con alle spalle oltre trent’anni di pratica in uno dei quartieri più poveri di Londra, risponde coniugando esperienza, empatia e una straordinaria passione per la poesia e la letteratura. Modi di morire, una limpida ricognizione della lingua che si accompagna all’esperienza del distacco, è la descrizione di un viaggio entro il cui perimetro le parole di poeti, scrittori e pensatori illuminano la lotta di uomini e donne comuni e i dettagli di vite e di morti che sono sempre, in qualche misura, straordinarie. Tra i compagni di strada di Heath: Samuel Beckett, Walter Benjamin, Hans Georg Gadamer, John Berger, Susan Sontag, Winfried G. Sebald, Lev Tolstoj, Isaiah Berlin, Philip Larkin, Saul Bellow, Zbigniew Herbert, Seamus Heaney, George Steiner, Roberto Juarroz, Joseph Conrad, Boris Pasternak, James Joyce, Jorge Luis Borges, scrittori che hanno familiarità con l’immaginazione sospesa dei morti.
- ISBN: 8833970035
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 118
- Data di uscita: 30-10-2010
Recensioni
Un libricino prezioso, piccolo riassunto di quello che dovrebbe significare morire. L'autrice, medico di base, cerca di spiegare attraverso le parole di poeti e scrittori (Beckett, Borges...) come si può morire. Con l'ansia e l'angoscia o con la consapevolezza di aver fatto ciò che si desiderava. Il Leggi tutto
a bit wordy però molt xulo
"La Medicina non ha imparato quando fermarsi." (p. 54)
L'autrice di questo saggio parte dal presupposto che la morte, nelle società occidentali contemporanee, è vissuta come un insuccesso della medicina, se non addirittura come una pena, una colpa, una punizione: predomina il diniego della morte, per cui oggi si tende a rimuoverla, ad ignorarla, a dimen Leggi tutto
El missatge de fons és interessant però la manera d’escriure el llibre és reiterativa i fa perdre l’interés al lector…
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