

Sinossi
"Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d'eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l'adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all'amore del marito Alfredo e ai tre figli. Un racconto emozionante su uno dei periodi più tragici del secolo scorso che invita a non chiudere gli occhi davanti agli orrori di ieri e di oggi, perché "la chiave per comprendere le ragioni del male è l'indifferenza: quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c'è limite all'orrore". Nuova edizione con testi inediti.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 256
- Data di uscita: 05-12-2019
Recensioni
"Io da quel giorno diventai 75.190.... Quel tatuaggio ha condizionato me e la mia famiglia, ma non ho mai pensato di toglierlo. E poi perché? Per vergogna? Non sono io a dovermi vergognare, ma quelli che me l’hanno fatto". Ho sempre voluto leggere i libri della senatrice Liliana Segre, una donna che Leggi tutto
Dopo aver visto Liliana Segre in televisione diverse volte ho deciso di conoscere la sua storia. Non me ne sono pentita :è stato un viaggio difficile e al tempo stesso scorrevole grazie allo stile di scrittura di Liliana, mi ha commosso, mi ha fatto riflettere, mi ha fatto sentire come se io stessa Leggi tutto
Ho letto il libro in una giornata. Una di quelle letture che non sei capace di smettere e che al contempo ti scarnifica. Non tanto per il valore della testimonianza, quanto per la profondità delle riflessioni. Il richiamo allo "stupore" nei confronti del male altrui. Come Primo Levi, Liliana Segre l Leggi tutto
Ogni testimonianza è un atto di grande forza e amore. Ringrazio di aver avuto il privilegio di leggere memorie così dolorose ed intime.
La storia di Liliana Segre prende vita attraverso le pagine di questo testo che, per la prima volta, mi dà i brividi non tanto e non solo nel racconto degli orrori vissuti nel campo di concentramento prima e nella fuga poi. Dà i brividi la storia di una sopravvissuta, che cerca in ogni modo di trova Leggi tutto
Sono una delle fortunate studentesse che ha potuto godere della testimonianza della signora Segre dal vivo a scuola, e ora a distanza di tanti anni ho letto questo libro .... la sua storia non smette mai di scuotermi e innescare un turbine di pensieri.
Testimonianza cruda che non si fa alcun problema a raccontare la verità de fatti. Un libro che dovrebbe leggere chiunque.
Citazioni
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