

Sinossi
"Eccomi qua. Qui torno. Qui esco e entro qui, senza saperlo, senza volerlo davvero trascorro. / Le scale sudicie, per ogni gradino un orizzonte / mi si ferma lo sguardo e penso / tenuta alla ringhiera 'ma io gliel'ho mai detto?' / E scioccamente irrompe un motore notturno / che mi toglie al silenzio / e rende quel cortile puzzolente / nuovo e ridicolo, fermo. / E che ci fa lì quella tendina sgonfia?"
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 125
- Data di uscita: 25-05-1999
Recensioni
Mi è piaciuto molto, a parte le ultime due parti che invece non mi hanno trasmesso molto
La sensazione di essere arrivato troppo tardi. Parole sceltissime e versi cesellati, affilati, pieni di una femminilità lontana dai cliché. Una voce magnifica, a tratti ironica, a tratti sospesa. Peccato essermela perso fino a qui. Bello averla trovata.
Nel vero deserto avevo una stanza, / chi bussava mi disturbava. / Ma non finiranno mai le voci, / le gallinelle pio pio? Iconica.
Prima di Patrizia Cavalli la poesia era una cosachesistudiaascuola. Ora, invece, è una reazione fisica al mistero della parola. (però, un po' mento, a iniziarmi è stata Elsa Morante, alibi).
Un balsamo per il mio spirito.
Io quegli isotopi non li voglio bevere / la mia tiroide non la voglio perdere. Per gentilezza si è ammalata, per difendermi /da altri più vili attacchi innaturali / ha chiuso le sue porte e in autarchia / si è troppo follemente sviluppata. E adesso io modernamente ingrata /dovrei sopprimerla in quant Leggi tutto
Citazioni
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