La montagna incantata
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Sinossi
Edizione aggiornata e corretta a luglio 2014
La montagna incantata, uno dei romanzi che hanno improntato il secolo letterario, fu concepito inizialmente da Mann come racconto. Gli era stato ispirato da una breve permanenza nel sanatorio svizzero di Davos, e, nelle sue intenzioni, “non doveva essere altro che un riscontro umoristico alla Morte a Venezia”. Ma, via via, il racconto crebbe in estensione e complessità, fino a diventare romanzo, nella piena tradizione del Bildungsroman. Il protagonista, il giovane Hans Castorp, quando arriva a Berghof è il tipico tedesco settentrionale, un solido e rispettabile borghese; ha però le sue curiosità spirituali ed è intellettualmente aperto all’avventura. A contatto con il microcosmo del sanatorio, vero e proprio panorama di tutte le correnti di pensiero dell’epoca, il suo carattere subisce un’evoluzione e un’incremento: passa attraverso la malattia (Behrens e Krokowski), l’amore (la signora Chauchat), il razionalismo e la gioia di vivere (Settembrini), il pessimismo irrazionale (Naphta), senza che nessuna di queste posizioni lo converta. Ma in mezzo a tante forze contrastanti, Castorp trova il proprio equilibrio. Nel mondo della «montagna magica» dove il tempo si dissolve e il ritmo narrativo si snoda in sequenze di ore, giorni, mesi e anni resi tutti indistinti dalla routine quotidiana, egli può liberamente crescere. Paradossalmente (l’umorismo di Mann), dopo essere stato convertito alla vita Castorp tornerà alla pianura per perdersi nell’inutile strage della «grande» guerra.
«Il Graal che egli, anche se non lo trova, intuisce nel suo sogno quasi mortale prima di essere trascinato dalla sua altezza nella catastrofe europea», disse Mann, parlando agli studenti di Princeton nel 1939, alla vigilia di un'altra strage, «è l'idea dell'uomo, la concezione di un'umanità futura, passata attraverso la più profonda conoscenza della malattia e della morte. Il Graal è un mistero, ma tale è anche l'umanità: poiché l'uomo stesso è un mistero, e ogni umanità è fondata sul rispetto del mistero umano... Fate il favore di leggere il libro sotto questo angolo visuale: troverete allora che cosa sia il Graal, il sapere, l'iniziazione, quel `supremo' che non solo l'ingenuo protagonista, ma anche il libro stesso va cercando.»
- ISBN: 8863801584
- Casa Editrice: Corbaccio
- Pagine: 706
- Data di uscita: 26-10-2010
Recensioni
I am in a good mood today! Which should be readily apparent, because if I were not, this book would probably have received only two stars from me—not as a reflection of its literary quality per se, but rather as a reflection of my own reaction to it. Here is what happened yesterday: I finished this bo Leggi tutto
Some novels are like low hills… And some are like high mountains… Love stands opposed to death – it alone, and not reason, is stronger than death. Only love, and not reason, yields kind thoughts. The sanatorium is a powerful metaphor of civilisation – there is everything: love and hate, hope and despa Leggi tutto
Jestem niesamowicie dumna, że się nie poddałam. To była najtrudniejsza książka jakiej przeczytania się podjęłam. Kawał wybitnej literatury.
Ca să folosesc chiar termenii medievali în care Thomas Mann și-a comentat romanul, aș rezuma acțiunea din carte astfel: un tînăr „cavaler” - plecat în căutarea Graalului - uită vreme de 7 ani scopul misiunii sale. Ar putea pleca oricînd din „captivitate”, dar nu are curaj. Și nici dispoziție. Va păr Leggi tutto
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