Flavia Cocchi, 16 anni, molto seguita su Wattpad, arriva in libreria con “Sex or Love?”. E su ilLibraio.it racconta la sua vita da adolescente “atipica”, che non vuole dipendere dai social (anche se li usa), e che ama il latino (“nonostante non sia una ‘secchiona’…”)

Ciò che nel mondo di oggi è considerato atipico è una vita senza social network. Ad oggi, i social sono il migliore mezzo di comunicazione che esista e, se si pensa a una vita senza di essi, forse alcune persone preferirebbero vivere senza i dolci.

Tra i giovani ci sono ragazzi che si scrivono tutto il giorno via Whatsapp eppure quando si incontrano per strada non si salutano; ci sono adulti che non comprano più agende cartacee perché tutti i loro impegni sono fissati sul cellulare o sul computer e altri che invece non sanno nemmeno sbloccare un telefono.

Io so sbloccare un telefono, mi piace usare il computer, navigare in internet, ho un profilo su Facebook, Instagram – uno dimenticato su Twitter -, Wattpad e Ask, ma ho scelto di non usarli se non una tantum.

Perché? Innanzitutto bisogna premettere che, probabilmente, se fossi stata un’adolescente “tipica” non avrei forse mai scritto un libro: postare foto ogni minuto per far vedere agli “amici” ciò che si fa durante la giornata e, altrettanto, controllare tutto ciò che gli altri fanno nella loro richiede molto più tempo di quanto sembri.

Nonostante io non sia una “secchiona”, non ho il problema di quasi tutti i miei amici: quando faccio i compiti non vengo attirata dal cellulare sul tavolo di fianco al libro e non devo tenere sotto controllo l’istinto di lasciar perdere lo studio e guardare se ci sono notifiche.

Uni dei principali motivi per cui non sono così attiva sui social, come sarebbe “normale”, è proprio perché richiede molto tempo che preferisco dedicare ad altro.

Ad esempio, ritaglio ogni tanto qualche ora del mio tempo per stare con le mie nonne: qualcuno penserà che siano una noia mortale, che quando iniziano a parlare non finiscono più oppure che hanno una mentalità troppo antica e che ogni volta si finisce per discutere, perciò si preferisce fotografare il pranzo che ci ha preparato la nonna piuttosto che farsi una foto con lei. Per fortuna, ci sono anche quelli che trovano divertente fare le foto con i nonni e postarle sui social, facendo provare loro anche quelle facce buffe di Snapchat e riderne insieme.

Probabilmente la maggior parte dei miei coetanei non sarà d’accordo, però, riflettendo, senza pensare a cosa sia più divertente e meno faticoso, non è meglio apprendere e cercare sui libri gli stati e le frasi da postare e, piuttosto che copiarle sempre dagli altri profili e far girare nella home sempre le solite, farle nascere anche un po’ da noi, dalle nostre esperienze, emozioni e da ciò che abbiamo imparato? Chissà, magari un giorno anche i nostri pensieri potrebbero essere dei punti di riferimento, come lo sono oggi per noi i cantanti, da cui traiamo –io per prima– moltissimi versi dalle loro canzoni.

Io, ad esempio, mi ispiro molto agli autori latini. I miei lettori di Wattpad sapranno benissimo che ho un vero e proprio amore corrisposto per il latino: io lo traduco e lui in cambio mi dà insegnamenti e sorrisi.
Molti ritengono che sia difficile che un adolescente di oggi possa nutrire così tanto interesse per questa lingua antica, io non credo, anche se da vari commenti su Wattpad, ho capito che la maggior parte di quelli che a scuola hanno il piacere di avere latino come materia lo disprezza – forse più della matematica – perché pensa sia difficile e che non serva a niente.

Sì, è difficile per chi non ha qualcuno che glielo faccia piacere e che lo renda facile e piacevole – e in questo io sono stata fortunata;ovviamente bisogna anche metterci del proprio e non partire già prevenuti, perché, proprio per rendere l’idea, «pauci ad gloriam sine industria perveniunt», pochi raggiungono un fine senza impegno.

Contrariamente a ciò che pensano in tanti – soprattutto quelli che non lo fanno – il latino è utile, e anche tanto: mette in moto la logica, come quando si fanno quei giochi in cui le parole sono sparse e bisogna riordinarle; trasmette moltissimi consigli su cui ragionare, come in Seneca, in tema con i social «Quaedam falsa speciem veritferum» , alcune cose hanno l’aspetto del vero [ma non lo sono]; da quando faccio latino, mi si è aperto un nuovo mondo, tutto fatto di parole,le cui origini fanno pensare più in profondità e aiutano l’intelletto, che deriva appunto da intuslegere, vale a dire‘leggere in profondità’.

Cos’altro faccio se non uso i social?

Partecipo a conferenze, convegni interessanti sui problemi attuali, come l’immigrazione, la violenza sulle donne, i pregiudizi, l’omofobia, i disturbi alimentari, da cui carpisco tantissime informazioni che mi permettono anche di scrivere come e ciò che scrivo. Posso dire di non aver fatto scelta migliore, frequentando il Liceo delle Scienze Umane – che purtroppo oggi viene ancora sminuito perché da poco diventato liceo: ha cambiato me, il mio modo di pensare e quindi la mia vita.

Guardare, aiutare, conoscere e condividere la vita di chi ha bisogno non fa sentire meglio piuttosto che osservare la vita degli altri dall’esterno?

I social possono, però, avere anche uno scopo formativo: attraverso il profilo Instagram @leggimidentroOO_ , ad esempio, per il 25 novembre ho potuto postare una foto in onore della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, cosicché chi non ne era informato potesse conoscerla e riconoscerla. Così mi piacerebbe fare anche per molti altri avvenimenti che devono essere ricordati.

Per concludere, finalmente giungo al perché ho scelto di essere un’altra adolescente: semplicemente perché un mondo non di soli social network è un mondo possibile.

flavia cocchi leggere editore

L’AUTRICE – Il suo motto è: “la morale è che non c’è nessuna favola”. Flavia Cocchi, 16 anni, seconda di due sorelle, vive in provincia di Ferrara ed è seguitissima su Wattpad, dove è conosciuta come leggimidentro00 (e ha oltre 10mila follower, oltre a quasi 10milioni di letture). La giovanissima autrice arriva in libreria per LeggereEditore con Sex or Love?, il suo primo romanzo (il 2 febbraio sarà in libreria il secondo volume), presentato come un nuovo “fenomeno young adult”. Un’autrice “che condivide la vita vera, non quella postata sui social”, e che ha cominciato a scrivere su Wattpad nel settembre 2014 “attirata dall’anonimato che la celebre piattaforma garantisce alla sua timidezza”. Il suo primo romanzo vede protagonisti Luca e Beatrice, diciassette anni, che si odiano profondamente dalla prima superiore. Fino a quando, dopo una festa, non si risvegliano insieme nel letto di Luca… E da quel momento non riescono a stare lontani. Ma mentre Luca è intenzionato a non mettere in mezzo i sentimenti, Bea sembra essere di un altro parere…

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