Dalle Mille e una notte a John Keats, passando per Giacomo Casanova e Isabel Allende: su ilLibraio.it l’autrice di “Sarò come mi vuoi” compie un viaggio letterario per approfondire il rapporto tra parole e seduzione…

Quando dico che Sarò come mi vuoi è nato come gioco di seduzione – ogni settimana spedivo un capitolo a un uomo a me molto caro – di solito mi rispondono sguardi perplessi, del tipo: “Forse funzionava meglio il sexting”.

Certo, io ho dalla mia parte Isabel Allende, che scrive: «I racconti mi sono tornati utili per sedurre gli uomini: non c’è niente di più sensuale di una storia narrata con passione tra lenzuola fresche di stiratura», ma volendo dare retta agli psicologi, e all’osservazione empirica, queste persone hanno qualche ragione.

Come ribadisce appunto lo psicologo Umberto Longoni, in Gli uomini non sono desideri. Il nuovo linguaggio d’amore in 10 lezioni, sono più facilmente le donne a innamorarsi per le parole che vengono loro rivolte; per gli uomini funziona meglio la sollecitazione del canale visivo: insomma, badano più al sex appeal, noi vogliamo essere ammaliate e condotte lungo la strada dell’immaginazione.

A ben pensarci, in effetti Shahrazād, la protagonista delle Mille e una notte, che racconta una favola dietro l’altra al re persiano Shahrīyār per placare il suo odio nei confronti delle donne, deve impegnarsi per un tempo lunghissimo (più di due anni e sette mesi!) prima che lui capitoli. È probabile che lui sia rimasto ad ascoltarla anche per la mancanza di alternative, tipo la Champions alla tivvù, ma alla ragazza è servita una gran costanza per tenere botta e scalfire la buccia del cuore del sovrano.

Anche Giacomo Casanova – uno dei più grandi seduttori di sempre – proprio delle parole si serviva per sedurre ma, considerato che, nelle sue memorie, assicura di aver soddisfatto 122 amanti, i tempi di conquista non potevano che essere stati molto più rapidi.

Era ancora un giovanissimo abate, quando ha capito quanto potente fosse il suo eloquio: salito sul pulpito la notte di Natale, aveva affascinato talmente tanto i fedeli da aver ottenuto non solo un congruo gruzzolo come elemosina, ma anche numerosi bigliettini amorosi.

La sua biografa, Lydia Flem, nel libro L’uomo che amava le donne, davvero, racconta che «Casanova non temeva il suo lato femminile: lo possedeva. Adorava parlare con le sue amanti, al punto da riuscire ad avere un’avventura solo con chi parlava la sua stessa lingua. Con le parole lui riusciva a creare una felicità fatta di ammirazione, accettazione, riconoscimento. Chi non vorrebbe una relazione così?».

Un uomo, risponderebbe John Gray, che da anni cerca di spiegarci che è inutile: noi si viene da Venere e loro da Marte. E, a dimostrazione, Casanova in fondo passava da un’amante all’altra, perennemente alla ricerca delle emozioni che popolano gli inizi di una passione e che l’abitudine stempera. E forse è anche vero quel che dicono, che non si può sempre vivere a mille: è dispendioso e magari anche pericoloso (aumenta il rischio di farsi male.)

Ma è difficile non sentire un palpito o un fiato di nostalgia, leggendo infine John Keats: «O amami davvero! O mormora parole di fuoco!»

IL LIBRO – A Gina sta andando tutto storto: sola da un po’, ora ha anche perso il lavoro. Fa colloqui a ripetizione, per paura di dover rinunciare alla propria casa e tornare a vivere dai suoi, che sono freddi come l’inverno, anche se ormai si è convinta che non l’assumerà nessuno. Troppa la concorrenza, con la crisi che c’è, e lei non brilla in niente. Una sera però arriva, a sorpresa, una telefonata. A chiamarla è Paolo, socio in una catena di sexy shop, che cerca una venditrice a domicilio, e che l’aveva intervistata poche ore prima. Lei era certa di aver fatto una pessima figura, ma secondo Paolo ha le carte in regola per riuscire. Però … però dovrà rifarsi il look, acquisire le giuste competenze, seguire tutte le sue indicazioni, affidarsi a lui senza remore: è disponibile? Gina accetta con riluttanza l’unica proposta ricevuta. Presto, inaspettatamente, le si aprirà un mondo nuovo: sotto la guida di Paolo imparerà molto su se stessa e sulle sue capacità. Troverà l’amore, perderà le sue inibizioni. Fino a quando ogni sua certezza sarà spazzata via da una terribile scoperta.

L’AUTRICE – L’autrice di Sarò come mi vuoi  usa uno pseudonimo. Il suo sito è gretasimeonebooks.wix.com/gretasimeone


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