“Post Pink. Antologia di fumetto femminista” raccoglie nove “versioni” di donna, ognuna illustrata da una diversa fumettista. Come sottolinea Michela Murgia nella prefazione, le autrici protagoniste dell’antologia hanno scritto storie universali e allo stesso tempo molto intime…

Essere donna è un’esperienza diversa per ognuna. Grazie alla nuova ondata di femminismo, che fa dell’intersezionalità il suo leitmotiv, sta diventando più semplice, anche nei libri, trovare opere che abbracciano quanto più possibile diversi modi di vivere la propria identità, nel mondo come nella propria intimità.

Post Pink - fumetti

Post Pink. Antologia di fumetto femminista (Feltrinelli Comics), curata da Elisabetta Sedda, raccoglie nove “versioni” di donna, ognuna illustrata da una diversa fumettista.

Nella prefazione al libro, Michela Murgia scrive che “immaginarsi donna è stato difficile anche per le donne stesse, dopo secoli passati ad ascoltare storie di uomini raccontate da uomini, in cui le poche di noi presenti avevano più che altro funzione accessoria”.

Ora che le donne hanno maggiori possibilità di prendere in mano la narrazione è quindi anche possibile immaginare il significato stesso dell’essere donna.

Perché, come è scritto in Post Pink, “la femminilità è qualcosa che si impara e ha il suo prezzo; ogni donna si ritrova a pagare una condizione che non ha scelto, perché le è stata imposta quando non aveva l’età e la coscienza per sottrarsi a certe regole”.

Post Pink - fumetti

Ribellarsi a queste imposizioni non è impossibile, ma richiede la fatica di liberarsi da schemi ormai “penetrati irrimediabilmente”. Certo, in un mondo ideale non dovrebbero nemmeno esistere pregiudizi e pressioni mirati ad assoggettare la donna in una condizione stereotipata. Ma per permettere a tante donne di costruire un’ identità femminile capace di ribaltare le sovrastrutture, è fondamentale avere anche delle narrazioni che escano dagli schemi imposti da una società patriarcale.

In Post Pink si passa dal fumetto di Cristiana Portolano, dedicata alla mistica e religiosa Ildegarda di Bingen (1098-1179) – che nelle sue lodi ha celebrato l’orgasmo come momento di connessione con il divino – per arrivare al percorso di raggiungimento dell’identità femminile di una donna nata uomo, disegnato da Fumettibrutti.

Post Pink - fumetti

Sara Menetti definisce il corpo della donna attraverso i centimetri: quelli di una gonna, ma anche di una pancia che cresce. Alice Socal e Silvia Rocchi si concentrano sulla sessualità e il piacere femminile. Margherita Morotti lascia il lettore con una domanda aperta: che cos’è la sensibilità femminile? Ma soprattutto, esiste?

Post Pink - fumetti

Alice Milani affronta il difficile tema della denuncia che con la storia disegnata da Sara Pavan va a gettare i semi per una riflessione sull’importanza della testimonianza e del valore che viene dato alle parole delle donne.

Come sottolinea Michela Murgia le nove autrici hanno scritto storie universali e allo stesso tempo molto intime: “Dicono tutto quello che una donna sa dire di sé, compreso quello che per troppo tempo dire non si è potuto. Sono domande, per lo più, e non semplici”.

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