La webcomic di Nathan W Pyle parla di alieni e di noi, delle loro vite e delle nostre, tutte stranamente molto simili. Il progetto, iniziato su Instagram con il lancio di un canale dedicato solo un anno fa, ha ottenuto 250mila followers in sole tre settimane. Attualmente gli alieni di questo strano mondo hanno superato i cinque milioni di fan, colonizzando le homepage di tutto il pianeta Terra – L’approfondimento

Gli alieni azzurri di Strange Planet sbarcano in Italia con la traduzione di Francesca Crescentini per Magazzini Salani, ma il loro mondo è veramente così distante dal nostro?

La web-comic di Nathan W Pyle ritrae extraterrestri dagli occhioni languidi che vivono la nostra stessa vita, ci riflettono come da uno specchio che trasforma e ci rende altri, eppure, guardandoci riflessi, non possiamo fare altro che ridere di noi stessi.

Il progetto, iniziato su Instagram con il lancio di un canale dedicato nel febbraio del 2019, ha ottenuto 250,000 followers in sole tre settimane. Attualmente gli alieni di questo strano mondo hanno superato i cinque milioni di fan, colonizzando le homepage di tutto il pianeta Terra.

Il rosa, il violetto e il ciano, i disegni semplici, quasi elementari, potrebbero trarre in inganno. In quattro vignette Pyle e capace di racchiudere un gesto, un’azione quotidiana, rendendola ilare nella sua connaturata insensatezza. Se ci baciamo, dopotutto, stiamo solo chiedendo all’altro il tacito permesso di accostare le nostre labbra alle sue; se un alieno ci vedesse dall’esterno potrebbe deriderci, senza capire dove è il punto di due labbra che si incontrano, ma gli alieni di Strange Planet si divertono a descrivere le loro/nostre azioni, osservando con una certa eloquenza la bellezza dei gesti privi di senso.

È facile capire l’origine del successo, quegli alieni azzurri sono ognuno di noi, ritratti in gesti insensati, ma di cui ormai abbiamo smesso di darci una spiegazione. Le vignette non si chiudono con un finale a effetto, non c’è un colpo di coda con una battuta d’uscita, guardiamo l’insensatezza della normalità a cui siamo abituati e non possiamo far altro che ridere.

illustrazione Strange planet

A un anno dalla prima comparsa degli alieni su Instagram arriva dunque la prima traduzione per il pubblico italiano: una nota necessaria sta alla precisione nel lavoro di Crescentini, che risulta pienamente convincente, riuscendo a trasferire i dialoghi con la stessa agilità tipica della mano dell’autore, non perdendo nulla lungo la strada.

Pyle è un osservatore, è questa la caratteristica principale che lo contraddistingue, riesce a unire un disegno semplice ma puntuale a una scrittura sintetica e tagliente. Le sue capacità ricordano la raffinatezza delle strisce dei Peanuts, spogliandosi però della necessità di personaggi definiti e concentrando l’attenzione su gesti o rituali che diventano il nodo centrale della narrazione. Quello che ne rimane è puro divertimento, scorrevole e al passo con i tempi, che rispecchia un genio creativo tutto calato nel XXI secolo.

illustrazione strange planet

La realizzazione di questo progetto non è però un semplice atto di creatività, viene da uno studio accurato degli strumenti moderni. L’attività di Pyle è iniziata con un post su Reddit, in cui l’autore prometteva di dare semplici regole di sopravvivenza per uno straniero appena trasferito a New York (l’autore, infatti, si era trasferito dall’Ohio nella Grande Mela solo quattro anni prima) nel formato di singole GIF.

Come spiegato su BuzzFeed dallo stesso, la decisione di postare dodici GIF con il suo nome è stata un’operazione tattica, per permettere agli editori di rintracciarlo: “Il mio nome doveva essere in ogni singola immagine, perché queste si sarebbero separate sicuramente e diffuse su internet”. Non a caso i disegni hanno riscontrato l’attenzione di HarperCollins e sono diventati la base del libro NYC Basic Tips and Etiquette, inserito nella lista bestseller del New York Times.

illustrazione strange planet

L’attenzione con cui l’autore ha curato i suoi primi tentativi di pubblicazione si rispecchia perfettamente in Strange Planet, ma la tecnica e lo studio dietro il progetto non possono esimersi da un prodotto che racchiude un dirompente fascino verso l’insensatezza delle nostre naturali abitudini, catturate dall’occhio di un osservatore esperto che sa rendere il mondo e le convenzioni umane stranamente più divertenti.

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