Editore, traduttore e autore, nipote di Alberto Tedeschi (direttore del Giallo Mondadori), Marco Tropea con la sua casa editrice ha pubblicato circa 600 libri
Editoria in lutto per la scomparsa di Marco Tropea, editore, traduttore, giornalista e scrittore.
Nato a Milano il 2 novembre 1942, era il nipote di Alberto Tedeschi, direttore del Giallo Mondadori.
Marco Tropea ha frequentato il Liceo classico Giovanni Berchet e la facoltà di lettere dell’Università degli Studi di Milano (è stato militante del Movimento studentesco della Statale), e ha poi insegnato alle scuole medie.
Tropea ha quindi iniziato a lavorare come editor di narrativa straniera per Mondadori fino al 1989, quando ha fondato, con Laura Grimaldi, la casa editrice Interno Giallo. È poi passato alla Longanesi, chiamato da Mario Spagnol, come coordinatore delle case editrici, ed è poi stato direttore editoriale del Saggiatore. Ha quindi fondato la Marco Tropea Editore.
Il comitato editoriale della casa editrice era composto da Jerome Charyn, Laura Grimaldi, Luis Sepúlveda e Paco Ignacio Taibo II, e i primi titoli pubblicati sono stati Il canto del cielo di Sebastian Faulks e La conquista della speranza (i diari inediti di Ernesto Che Guevara e Raúl Castro). Ha inoltre pubblicato libri di Noam Chomsky, Giorgio Galli, Howard Zinn, Antonino Zichichi, e anche libri scritti da giornalisti come Carlo Bonini, Giovanni Porzio e Carlo Rognoni. Nel catalogo, di circa 600 opere, spazio anche ai libri per ragazzi di autori come Walter Mosley, Carlos Chorda, Sérgio Klein e Carlo Frabetti.
Come ricorda sul Corriere della Sera Paolo Di Stefano, da Alberto Tedeschi “aveva imparato quasi tutto e in casa sua aveva conosciuto quasi tutti i protagonisti dell’editoria anni Sessanta, da Vittorini a Sereni, compresi gli alti funzionari mondadoriani…”.
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