In Italia i lettori di libri continuano a calare. Stando all’ultimo report di Istat, sono solo il 40,5% della popolazione. Leggono più le donne degli uomini, e più i giovani tra gli 11 e i 14 anni rispetto a tutte le altre classi di età…

In Italia i lettori di libri continuano a calare. Sono infatti disponibili gli ultimi dati Istat, che fanno riferimento al 2016, e che parlano di un calo: l’anno scorso i lettori (da sei anni in su) sono solo il 40,5% della popolazione, contro il 42% del 2015.

Sono dunque solo circa 23 milioni gli italiani che dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista per motivi non strettamente scolastici o professionali. Solo il 14,1% degli italiani intervistati si annovera tra i “lettori forti”, avendo dichiarato di averne letti almeno 12 nell’ultimo anno (13,7% nel 2015).

Leggono di più i giovani tra gli 11 e i 14 anni (51,1%) rispetto a tutte le altre classi di età. Come già si sapeva, l’effetto della familiarità è forte nell’abitudine alla lettura: legge libri il 66,9% dei ragazzi tra i 6 e i 18 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 30,8% tra i figli di genitori che non leggono libri.

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Sempre secondo l’Istat, persiste il divario territoriale anche nella lettura. Come sintetizza l’agenzia Radiocor, legge meno di una persona su tre nelle regioni del Sud (27,5%) mentre in quelle del Nord-Est si raggiunge la percentuale più elevata (48,7%).

Altra conferma: le donne leggono di più. In particolare, il 15% delle donne dichiara di leggere in media un libro al mese contro il 12,6% degli uomini. La popolazione femminile continua quindi a mostrare una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni di età: complessivamente il 47,1% delle donne, contro il 33,5% dei uomini, ha letto almeno un libro nel corso dell’anno.

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Ancora un dato che si conferma, ormai da circa 20 anni: nel 2016 circa una famiglia su dieci non ha alcun libro in casa (il 28,2% delle famiglie possiede non più di 25 libri e il 63,2% ha una libreria con al massimo 100 titoli).

A proposito di dati già noti, anche nel 2016 la condizione economica delle famiglie di “non lettori” risulta relativamente peggiore rispetto a quelle dei lettori.

Allo stesso tempo, cresce la produzione di libri, pari al 3,7%, con un’inversione di tendenza dopo due anni di calo. Sono circa 1.500 gli editori attivi censiti, che hanno pubblicato 61.188 titoli e hanno stampato quasi 129 milioni di copie. Cresce anche il mercato ebook, in particolare per la scolastica.

Qui è disponibile il pdf del report con tutti i dati, i commenti e le note metodologiche.

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