Bea Buozzi, Davide Cossu, Massimo Cotto, Federica de Paolis, Francesca Giannone e Sandro Neri nella sestina del Premio Bancarella, alla 71esima edizione. Il 16 luglio a Pontremoli si conoscerà il libro vincitore

Il Premio Bancarella inizia i festeggiamenti per i suoi 71 anni a Torino, negli spazi eventi di Edit. Quella del capoluogo piemontese è stata infatti la prima tappa del Bancarella 2023.

Il 14 giugno si sposterà a Sesto San Giovanni, dopodiché seguirà la serata di Cesena che, il prossimo 30 giugno incoronerà “ufficialmente”, con la consegna del libraio con la gerla, i Vincitori del Premio Selezione.

Il percorso si concluderà infine a Pontremoli con il salotto del Bancarella e la proclamazione del vincitore assoluto.

Anche quest’anno i librai Pontremolesi e delle Bancarelle hanno fatto pervenire ai Presidenti delle Associazioni ed alla Fondazione Città del Libro, le candidature. Storia, musica, noir, temi di attualità e sensibilità toccanti, amori e storie famigliari.

E veniamo quindi ai sei libri finalisti, che il 16 luglio si contenderanno il “San Giovanni di Dio”, la prestigiosa ceramica opera dello scultore Umberto Piombino:

Gaber di Sandro Neri (Hoepli);
Il Quinto Sigillo di Davide Cossu (Newton Compton);
Il re della memoria di Massimo Cotto (Gallucci editore);
L’anno delle parole ritrovate di Bea Buozzi (Morellini Editore);
La Portalettere di Francesca Giannone (Editrice Nord);
Le distrazioni di Federica de Paolis (HarperCollins Italia);

Ad attenderli a Pontremoli ci sarà il Notaio incaricato, la dottoressa Sara Rivieri, che procederà allo spoglio in seduta pubblica delle schede che i librai indipendenti avranno votato. Le schede, perverranno in forma anonima; ogni scheda dovrà contenere 3 espressioni di voto, pena la nullità, e il libro che avrà ricevuto il maggior numero di preferenze verrà decretato “Vincitore del Premio Bancarella” 71° edizione.

Mai come quest’anno la scelta dei finalisti è stata complicata. La rosa dei candidati segnalati è stata analizzata, dibattuta. Non sono stati risparmiati toni aspri tra Associazioni e Fondazione. Sento personalmente la responsabilità verso un Premio, il Bancarella, che considero patrimonio da proteggere, far crescere e consegnare alle nuove generazioni, in piena salute. Abbiamo preferito prenderci più tempo del solito, quasi due mesi, facendo un po’ dannare gli uffici stampa delle case editrici che erano impazienti di conoscere i finalisti. Segno che la qualità degli interpreti ha uno standard elevato. Voglio ringraziare i Presidenti delle Associazioni, Roberto Lazzarelli ed Angelo Panassi, il Comitato, organo sovrano nelle scelte finali, il Segretario del Premio Giuditta Bertoli ed i Consiglieri della Fondazione Città del Libro. Sono pienamente soddisfatto non solo di questa sestina ma anche dei protagonisti che hanno scritto questi romanzi. Persone intelligenti, disponibili, sensibili, quel tipo di autore che ama stare vicino ai lettori, ai librai. Rimarrete stupiti dalla loro empatia”. Questo il commento del Presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi.

La sestina di quest’anno si presenta ricca di storie che confermano ed esaltano le sfide coraggiose degli scrittori: vicende d’amore, di amicizia, di passione per la musica e di condivisione. Anche quest’anno i libri in gara alzano lo sguardo del lettore e lo immergono in un mondo ricco di sentimenti e personaggi impossibili da dimenticare”, così Giuditta Bertoli, Segretario del Premio Bancarella.

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