Dopo che negli ultimi tempi si è molto parlato della scarsa rappresentazione delle minoranze nel mondo dell’editoria libraria, arriva una novità per la casa editrice HarperCollins UK, che ha nominato Maheen Choonara manager della diversità, dell’inclusione e dell’appartenenza. La manager punta a dar vita a “un’organizzazione che crei proattivamente una cultura più inclusiva” – I particolari

Nei mesi scorsi, in particolare negli Usa e nel Regno Unito, si è molto parlato della scarsa rappresentazione delle minoranze nello staff delle case editrici anglofone. Non stupisce, quindi, che una grande realtà come HarperCollins UK abbia deciso di includere all’interno del suo organico una figura preposta a questa mansione: parliamo di Maheen Choonara che, come riportato da The Bookseller, ha assunto il ruolo di manager della diversità, dell’inclusione e dell’appartenenza.

La donna, che è già stata consulente per la diversità e per l’inclusione presso il Cancer Research UK, ha esperienza nella creazione di programmi di formazione, nell’integrazione delle minoranze etniche e nella comunicazione inclusiva,

“Sarà un ruolo fondamentale per progredire più velocemente”, ha dichiarato il direttore del personale John Athanasiou, affermando che “Maheen metterà a nostra disposizione un’esperienza inestimabile, svolgendo un ruolo cruciale nel rendere HarperCollins UK un luogo di lavoro ancora più diversificato e inclusivo“.

Maheen Choonara, che farà capo allo stesso Athanasiou, ha confermato di essere entusiasta all’idea di rendere ancora più solido l’impegno di questa azienda nella diversificazione della sua forza lavoro e nella rappresentazione sempre più inclusiva dei suoi lettori e delle sue lettrici.

Riconoscendo l’importanza di un problema, sempre più sentito, legato alla scarsa presenza di personale afrodiscendente, di origine asiatica o sudamericana nel mondo dell’editoria, la nuova consulente ha aggiunto: “Durante lo scorso anno sono state messe a fuoco molte disuguaglianze. Questo ruolo mi darà l’opportunità di rendere più numerose le voci delle comunità sottorappresentate e di creare un cambiamento sistemico. Sono entusiasta di poter lavorare con tutto lo staff dell’azienda e di essere parte di un’organizzazione che crea proattivamente una cultura più inclusiva”.

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