Ricardo Franco Levi non è più il Commissario straordinario in vista dell’edizione 2024 della Fiera del Libro di Francoforte. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha accettato le sue dimissioni. Dopo le polemiche sul fisico Carlo Rovelli, il quotidiano Libero ha raccontato che a vincere il bando di gara per la cura della comunicazione della missione italiana alla Buchmesse è stata IFC Next, società con base a Bruxelles per cui lavora il figlio di Levi – I particolari

Nei giorni scorsi nel mondo del libro e della cultura (ma anche, inevitabilmente, della politica) si è discusso di Carlo Rovelli (qui tutti i dettagli, ndr), a cui Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori ma qui in veste di Commissario straordinario in vista dell’edizione 2024 della Fiera del Libro di Francoforte (dove l’Italia sarà Paese ospite) ha chiesto, in una mail poi resa pubblica su Facebook dal fisico e saggista, di rinunciare a rappresentarla l’Italia alla cerimonia di apertura della Buchmesse.

Siccome ho osato criticare il ministro della difesa, il mio intervento è stato cancellato”, ha spiegato Rovelli sui social, ricevendo diversi attestati di solidarietà.

Tutto era cominciato con il discorso dal palco del Concerto del Primo Maggio pronunciato dallo stesso Carlo Rovelli, che aveva attaccato le spese militari e i “piazzisti di strumenti di guerra” che costruiscono strumenti di morte “per ammazzarci l’un l’altro”, portando alla replica del ministro della Difesa Guido Crosetto (“Rovelli non sa di che parla, faccia il fisico”).

Dopo che il caso ha coinvolto non solo l’editoria ma anche la politica (e il governo), alla vigilia del Salone del Libro di Torino Ricardo Franco Levi è tornato sulla sua posizione.

La polemica, dopo che Rovelli ha accettato l’invito (“Sono profondamente grato per il grande sostegno ricevuto, che viene sia da chi ha opinioni vicine sia distanti dalle mie. Il mio sogno è un mondo in cui possiamo avere idee diverse e discuterne serenamente”) sembrava essersi chiusa.

IL CASO SOLLEVATO DA LIBERO

Oggi però è arrivato un articolo di Libero, che dà notizia di una consulenza assegnata in vista di Francoforte 2024. Secondo il quotidiano, “a vincere la gara per la cura della comunicazione della missione italiana alla Buchmesse (nel dettaglio, la realizzazione del logo, del motto e del messaggio che accompagnerà la delegazione) è stata la IFC Next, nota società con base a Bruxelles“. Non un’azienda italiana, dunque. Ma, soprattutto, “nella IFC lavora un altro Levi, Alberto, che in effetti è anche il figlio del commissario“.

Libero ha interpellato lo stesso Levi, che ha difeso la scelta: “La IFC Next è una delle più grandi compagnie di comunicazione europee“. Per il commissario, inoltre, IFC Next ha vinto il bando “perché sia per progettualità sia per costo era di gran lunga quella più indicata“. E ha aggiunto, riguardo al figlio: “Voglio specificare che, pur lavorando per IFC Next, non si è mai occupato di questo progetto e quel lavoro se l’è trovato da solo, perché una sua amica si era dimessa”.

LE DIMISSIONI DI LEVI ACCETTATE DA SANGIULIANO

A seguito di questa nuova polemica Ricardo Franco Levi ha rimesso il mandato di Commissario straordinario nelle mani del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Che ha accettato le dimissioni, come ha fatto sapere lo stesso Levi interpellato dall’Ansa. “Non posso che confermare che ieri ho rimesso nelle mani del ministro il mio mandato come commissario straordinario. Questa decisione l’ho presa perché era in gioco la mia correttezza nell’esercizio di funzioni di governo. Oggi pomeriggio ho ricevuto una telefonata personale che ho apprezzato molto, dal ministro Sangiuliano, che mi ha comunicato la sua decisione di voler accettare le mie dimissioni in un’ottica e nel perseguimento di una discontinuità“. Sul caso sollevato da Libero, Levi sottolinea: “Tutto si è svolto nell’assoluta trasparenza e correttezza”.

In precedenza era arrivata con una nota ufficiale la risposta di Sangiuliano: “Mi è pervenuta una lettera del dott. Ricardo Franco Levi nella quale si dice pronto a mettere a disposizione l’incarico di Commissario Straordinario del governo per l’Italia, ospite d’onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024. Preciso di non essere il soggetto istituzionalmente abilitato ad accettare tali dimissioni, pur condividendo la necessità di dare discontinuità a questo incarico dopo le recenti polemiche. Informerò il governo per concordare eventualmente la nomina di un nuovo commissario. Ringrazio il dott. Levi per la sensibilità dimostrata e il lavoro svolto finora”.

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