George Saunders vince il Man Booker Prize 2017 con il romanzo “Lincoln nel Bardo”, ispirato a un aneddoto sul presidente americano Lincoln

Il Man Booker Prize 2017 va a Lincoln nel Bardo (edito in Italia da Feltrinelli) di George Saundes. Lo ha annunciato il comitato del famoso premio britannico durante la cerimonia di premiazione tenutasi alla Guildhall di Londra.

Ogni anno il Man Booker Prize premia la migliore opera in lingua inglese pubblicata nel Regno Unito e riconosce al vincitore 50.000 sterline oltre a grande riconoscimento, non solo in Gran Bretagna.

Recentemente intervistato da ilLibraio.it, lo scrittore statunitense George Saunders, che definisce la sua scrittura frutto di un processo “irrazionale”, ha confermato di star già lavorando all’adattamento cinematografico del romanzo che prende spunto da un aneddoto sul presidente Lincoln.

“Subito mi è apparsa l’immagine di Lincoln che tiene in grembo il figlioletto. A generare il romanzo è dunque stato un impeto. Avevo questa idea nella testa e ho cercato di resistere alla tentazione di scriverne, perché mi sembrava troppo difficile o forse troppo noiosa o troppo classica. Il mio modo di scrivere poi è molto irrazionale”, ha raccontato lo scrittore durante l’intervista.

Lincoln nel bardo ha sbaragliato gli altri candidati, annunciati nella shortlist il 13 settembre: 4321 di Paul Auster (in uscita in Italia per Einaudi), History of Wolves di Emily Fridlund (in uscita in Italia per DeaPlaneta), Exit West di Mohsin Hamid (Einaudi), Elmet di Fiona Mozley, e Autumn di Ali Smith (Sur è il suo nuovo editore italiano).

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