“I libri, nonostante prevedano un atto di lettura solitaria, uniscono, creano fronti e ponti, scambi, insomma fanno comunità. Per questo, chi scrive, ma anche chi vende libri, compie un lavoro politico: un atto destinato alla polis, alla collettività, appunto. Un impegno che è un onore, e al tempo stesso una grande responsabilità”: lo scrittore Marco Amerighi, che da qualche mese dirige la libreria Verso di Milano, spiega a ilLibraio.it la scelta di affiancare nuovi format alle tradizionali presentazioni e bookclub – I particolari e i prossimi appuntamenti con “Taccuino” e “Bozze”

“Come si sarà capito anche dal lavoro che ho fatto in veste di co-curatore di BookPride, a me piace far passare dei concetti attraverso gli eventi editoriali, e quello che mi sta più a cuore è che i libri, nonostante prevedano un atto di lettura solitaria, uniscono, creano fronti e ponti, scambi, insomma fanno comunità. Per questo, chi scrive, ma anche chi vende libri, compie un lavoro politico: un atto destinato alla polis, alla collettività, appunto. Un impegno che è un onore, e al tempo stesso una grande responsabilità”. Marco Amerighi, che da qualche mese dirige la libreria Verso di Milano, spiega a ilLibraio.it la scelta di affiancare nuovi format alle tradizionali presentazioni e bookclub.

A questo proposito, da Verso è da poco stato avviato il format Taccuino, rivolto in particolare alle studentesse e agli studenti di scuole di scrittura, corsi universitari e master editoriali: in trenta minuti ragazze e ragazzi hanno la possibilità di incontrare un’autrice o un autore di rilevanza internazionale per porre domande e dialogare sul mestiere dello scrivere. E a fare da interpreti sono le ragazze e i ragazzi della Scuola Civica per Interpreti e Traduttori di Milano. In pratica, un evento per ragazzi, con i ragazzi.

Lo scopo, sottolinea Amerighi, è quello “di spingere i più giovani a pensare al libro non solo come un oggetto, ma come un percorso spesso lungo e pieno di dubbi, gli stessi dubbi che agitano chi nella scrittura ha iniziato a muovere i primi passi; e, di conseguenza, a vedere le librerie come uno spazio che invita non solo allo studio, ma anche alla scoperta e al coraggio“.

taccuino verso

Il prossimo appuntamento è in programma domani, giovedì 19 ottobre, alle ore 18.30, e vede protagonista la scrittrice argentina Mariana Enriquez, autrice di La nostra parte di notte (Marsilio).

Restando sempre in casa Verso, venerdì 20 ottobre alle 18.45 debutta poi un altro nuovo format, Bozze: un reading di brani inediti di scrittrici e scrittori italiani, “inediti perché scartati o ancora non pubblicati”.

Nella prima serata la libreria ospita Ilaria Gaspari, Lorenza Gentile, Francesca Manfredi e Michele Turazzi. Più avanti spazio, tra gli altri, ad Alessandra Carati, Giorgio Fontana e Claudia Durastanti.

Per lo scrittore e libraio Amerighi, il senso di Bozze è, “da un lato, dare ai lettori un’anticipazione su quello che leggeranno in futuro, o quello che non potranno leggere, e, dall’altro, capire cosa si muove nella mente degli autori, per vedere se esiste un pattern, uno zeitgeist, chiamiamolo come si vuole, uno spirito del tempo che certa letteratura ha spesso il potere di intercettare prima che venga alla luce”.

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