Filippo Iannarone debutta nel romanzo con “Il complotto Toscanini”, un giallo ispirato a una storia vera

Filippo Iannarone debutta nel romanzo con Il complotto Toscanini (Piemme), un giallo ispirato a una storia vera (ma che resta “un’opera di fantasia”, in cui “i fatti storici narrati sono liberamente interpretati dall’autore”): la storia in questione prende il via quando il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, durante le Prima Repubblica, decide di riconoscere a Toscanini l’onorificenza di Senatore a vita; risulta però una macchia nella vita del grande direttore d’orchestra e il Quirinale affida un’indagine segreta per chiarire l’eventuale coinvolgimento di Toscanini in un omicidio avvenuto nel 1935 a Piazze, Val di Chiana (14 anni prima) in cui fu brutalmente ucciso Alberto Rinaldi, luminare della medicina a cui accorrevano pazienti da tutto il mondo (tra questi, Umberto Nobile, Italia Garibaldi, il principe Boncompagni, Salvatore Ferragamo, Artur Rodziński, Guido Gucci, Lucilla Whitman, il tenore Isidoro Fagoaga, Vladimir Horowitz, e lo stesso Toscanini).

IL COMPLOTTO TOSCANINI

Il maestro, infatti, era stato costretto a interrompere la stagione alla Filarmonica di New York nel 1931 a causa dei dolori fortissimi causati dall’artrite. L’indagine farà luce sull’omicidio e scoprirà che alla morte di Rinaldi è seguito un processo farsa per insabbiare il diretto coinvolgimento delle gerarchie fasciste che, avendo scoperto un complotto ideato da Toscanini per far espatriare il medico di Piazze, sono ricorsi a estremi rimedi per impedire un discredito internazionale di tale portata…

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