Nel suo noir, ambientato a Torino subito dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, Stefano Sciacca si ispira al cinema nero hollywoodiano

Stefano Sciacca, già autore del saggio Prima e dopo il noir (Falsopiano, 2016) e attivo in veste di critico attraverso il canale Valiant, torna in libreria con L’ombra del passato (Mimesis Edizioni).

In questo romanzo lo scrittore svolge un lavoro di rievocazione, ispirandosi al cinema nero hollywoodiano, del quale ricorrono tutti i principali motivi.

La trama ci porta a Torino. La Seconda Guerra mondiale è finita da poco. Michele Artusio, un investigatore privato squattrinato, si trova nel giro di pochi giorni a lavorare su due casi paralleli. Franco Cairo è un reduce di guerra sentimentale: non ha più notizie della moglie Teresa, e perciò lo incarica di ripescarla; Eva Valente è la cliente con le gambe più lunghe che Artusio abbia mai visto: la poveretta ha perso il sonno a furia di rimpiangere il prezioso diadema appartenuto alla nonna e da questa impegnato pur di far fronte a un debito. Sarebbe quindi il caso di recuperarlo.

L'ombra del passato

Artusio è avido: entrambi lo pagano profumatamente e lui, gli occhi che brillano, accetta senza troppe domande. Ben presto, però, intuisce che qualcosa non quadra. Lo pagano ancora. Questa volta per starne fuori. Ma Artusio è anche molto testardo e maledettamente orgoglioso. Ora vuole saperne di più: e, così, eccolo invischiato in un’accusa di duplice omicidio. Il commissario Lombardi gli sta addosso, tra i due non corre buon sangue. Artusio non rispetta le regole – talvolta, forse, neppure la legge – sfotte la polizia e si atteggia a duro. Questa è un’occasione come un’altra per dargli la regolata che merita.

Si crede un dritto il nostro Artusio, mentre affronta con disinvoltura menzogne e raggiri, agguati e sparatorie. E intanto quei due casi finiscono per intrecciarsi. Eppure questo non lo turba troppo. Magari, l’aveva persino previsto. Del resto, conosce bene l’animo umano il nostro Artusio e ormai non vi ripone più alcuna fiducia. Adesso, però, è destinato a scoprire quanto ancora il male possa sorprenderlo e l’essere umano deluderlo…

L’autore del romanzo, nato a Torino nel 1982, si è laureato in giurisprudenza e specializzato nelle professioni legali all’Università degli Studi di Torino; ha studiato all’Università di Oxford e collaborato con l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale. Sciacca ha pubblicato testi di critica cinematografica e letteraria e il romanzo Il diavolo ha scelto Torino (2014). Con Mimesis ha pubblicato Sir William Shakespeare, buffone e profeta (2018).

 

 

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