Il saggio di Chiara Faggiolani approfondisce uno degli aspetti meno trattati dell’impresa di Giulio Einaudi a servizio della cultura: la sua attività a favore delle biblioteche pubbliche in Italia negli anni Sessanta

Elegante, altero, fascinoso, geniale, litigioso, raffinato, capriccioso, superbo, temerario, non conformista. Giulio Einaudi è un ossimoro. Lo conferma il saggio Come un Ministro per la cultura – Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro di Chiara Faggiolani, edito da Firenze University Press.

Dall’imponente letteratura che ne ha approfondito la figura emerge come la sintesi di comportamenti divergenti e attitudini contrastanti. Lo stesso ossimoro si traduce nei tratti della sua casa editrice capace di integrare durata e attualità, tradizione e novità, scientificità e militanza.

giulio einaudi

Il saggio di Chiara Faggiolani approfondisce uno degli aspetti meno trattati dell’impresa di Giulio Einaudi a servizio della cultura: la sua attività a favore delle biblioteche pubbliche in Italia negli anni Sessanta, a partire dalla realizzazione della biblioteca civica di Dogliani, dedicata alla figura di suo padre, il Presidente Luigi Einaudi. Attraverso questa vicenda – ricostruita con una particolare attenzione alla storia orale – il libro propone una riflessione sul rapporto tra il modello biblioteconomico e il progetto culturale espresso da Einaudi in quegli stessi anni con un’intensa attività politica a sostegno della pubblica lettura.

 

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