Scrittore, critico letterario e accademico (tra i massimi studiosi di Dante e Petrarca), è morto a 73 anni Marco Santagata

Come abbiamo scritto sabato, riprendendo gli aggiornamenti pubblicati dal sito del Corriere della Sera, Marco Santagata “si è ammalato di Covid-19, con il virus che si è innestato in una situazione clinica già delicata”. Ora la notizia della morte dello scrittore, critico letterario e accademico italiano.

Come narratore, Santagata aveva esordito nel 1996 col romanzo, edito da Guanda, Papà non era comunista, vincitore del premio Bellonci per l’inedito. Nel 2003 ha pubblicato, sempre con Guanda, Il Maestro dei santi pallidi, vincitore quell’anno del Premio Campiello. Del 2006 il romanzo L’amore in sé (Premio Stresa). Del 2008 Voglio una vita come la mia, del 2015 il romanzo Come donna innamorata, finalista al Premio Strega.  Sempre in Guanda sono apparsi il noir Il movente è sconosciuto e una nuova edizione del Copista, un lungo racconto sul Petrarca degli ultimi anni di vita.

Santagata è stato tra i massimi studiosi di Dante (cui ha dedicato anche una corposa e importante biografia) e di Petrarca. Ha curato il commento al Canzoniere di Petrarca nei Meridiani M​ondadori e l’introduzione alle opere di Dante. Nel 2017 ha pubblicato il saggio su Dante, Il poeta innamorato (Guanda). Come informa la casa editrice Guanda, aveva da poco consegnato il suo nuovo romanzo, ​in cui per la seconda volta attinge alla vita di Dante, e che vedrà la luce nella prossima primavera.

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