Fratello maggiore di Peppo Pontiggia, è morto a 95 anni, il poeta Giampietro Pontiggia, conosciuto con lo pseudonimo di Giampietro Neri. Aveva esordito nel 1976 con “L’aspetto occidentale del vestito”. Dopo lo sperimentalismo della prima raccolta, la sua si fece sempre più limpida e asciutta. Spesso indugiava sul tema dei vinti, della violenza e della memoria…

Nato ad Erba il 7 aprile 1927, è morto nella notte a Milano il poeta Giampietro Pontiggia, conosciuto con lo pseudonimo di Giampietro Neri. Aveva 95 anni, ed era il fratello maggiore di Peppo Pontiggia.

La giovinezza, nella sua amata provincia lombarda, era stata toccata da due segni opposti. Da una parte l’uccisione del padre, nel 1943, in un agguato nei torbidi della guerra civile, dall’altra l’incontro con il professor Luigi Fumagalli, all’Istituto Annoni di Erba, che lo fece sognare con i suoi paradossi, le lezioni all’aperto e l’amore per i classici. Al termine della guerra Neri conseguì il diploma di maturità scientifica, si iscrisse poi alla Facoltà di Scienze Naturali, ma sarà un percorso che non riuscirà a terminare anche per far fronte alle esigenze economiche della famiglia. Nel 1947 inizierà a lavorare presso il Banco ambrosiano e in banca, pur passando da diversi Istituti, resterà fino all’età della pensione.

Incoraggiato dal fratello Giuseppe Pontiggia, Neri continuò a coltivare la passione letteraria. I suoi primi testi uscirono nel 1971 per l’Almanacco dello Specchio di Mondadori.

Tardivo, poi, il suo esordio, del 1976, con una prima raccolta intitolata L’aspetto occidentale del vestito, pubblicata da Giovanni Raboni nei Quaderni della Fenice di Guanda.

Dopo lo sperimentalismo della prima raccolta, la scrittura di Neri si fece sempre più limpida e asciutta, attenta ai dettagli, lontana da ogni artificio retorico. Spesso indugiava sul tema dei vinti, della violenza e della memoria sono stati il basso continuo della sua ricerca poetica.

Spesso premiate e, comunque, contraddistinte da successo di critica anche le sue opere successive all’esordio tra cui Liceo, 1986; Dallo stesso luogo, 1992; Teatro naturale, 1998; Armi e mestieri, 2004; Paesaggi inospiti, 2009; Il professor Fumagalli e altre figure, 2012.

Del 2007 l’Oscar Mondadori a lui dedicato.

Antologia personale giampiero neri

Negli ultimi anni aveva lasciato le poesie per dedicarsi alla prosa, ma a chi gli chiedeva se scrivesse in poesia o in prosa, rispondeva: “Scrivo poesia in prosa”.

Tra i suoi autori prediletti, Omero (quello ruvido dell’Iliade), Cesare e Tacito, Dante, i “maledetti” Villon e Dino Campana, Manzoni, Thoreau, Pound, Pasternak. E Melville e Beppe Fenoglio.

Tra le ultime pubblicazioni, l’Antologia personale uscita per Garzanti nel 2022,  la quadrilogia Ares composta da Da un paese vicino (2020), Piazza Libia (2021), Un difficile viaggio (2022) e Un insegnante di provincia (2022), nonché Giampiero Neri – Un maestro in ombra, la sua biografia in forma di conversazione con Alessandro Rivali (Jaca Book, 2013).

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