È una delle manie tipica dei pendolari e, in generale, di chi passa tanto tempo sui mezzi pubblici. Una delle più imbarazzanti, che ci fa sentire un po’ impiccioni e un po’ detective: parliamo dello sbirciare il titolo del libro che un altro lettore, vicino a noi, sta leggendo…

Quante volte, in treno o sull’autobus, è capitato di sedersi accanto – o di fronte – a un lettore? E quante volte fremiamo all’idea di scoprire che titolo stia leggendo? I motivi per cui lo facciamo sono molti: dalla pura e semplice curiosità alla speranza di incontrare un’anima affine – si sa, se due persone leggono lo stesso libro un legame ci sarà – oppure perché siamo affascinati dalla copertina, o ancora perché abbiamo riconosciuto la nostra casa editrice preferita ma non titolo e autore.

E così fingiamo di stiracchiarci, allunghiamo il collo, puntiamo l’occhio di falco sulla copertina. Una volta individuata, tutti compiaciuti, torniamo sul libro che stiamo leggendo, fino al momento in cui individuiamo un altro lettore, e allora il gioco ricomincia.

Ma prima o poi incontriamo quel lettore lì, un po’ infame, un po’ codardo, che ci fa mangiare lo stomaco dalla curiosità che, però, per la maggior parte delle volte non verrà colmata: quello che toglie la sovraccoperta al volume.

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