“Ama la buona musica, le buone notizie e tutte le pietanze che non dovrebbe mangiare mai. Non ama i teatrini della politica, i bugiardi, i tromboni, le tasse, la pena di morte…”. Vittorio Zucconi, volto noto del giornalismo italiano, è morto a 74 anni dopo una lunga malattia

Sul sito della sua Radio Capital, Vittorio Zucconi, volto molto noto del giornalismo italiano, morto a 74 anni dopo una lunga malattia, si descriveva così: “Vive con moglie, figli, cane e colesterolo troppo alto tra Roma, la città santa, e Washington, la città di Monica Lewinsky. Quando non è a Radio Capital, scrive articoli per passare il tempo e per pagare le rate del mutuo. Ama la buona musica, le buone notizie e tutte le pietanze che non dovrebbe mangiare mai. Non ama i teatrini della politica, i bugiardi, i tromboni, le tasse, la pena di morte e le radio che chiacchierano troppo…”.

Nato a Bastiglia il 16 agosto 1944, Zucconi da tempo viveva negli Usa: Stati Uniti che ha raccontato in tantissime corrispondenze.

Figlio di Guglielmo Zucconi, giornalista (fu direttore della Domenica del Corriere e del Giorno) e deputato della Democrazia Cristiana, e fratello di Guido, Zucconi studiò al Liceo Parini di Milano, dove collaborò e fu direttore del giornalino della scuola, La zanzara.

Da giornalista ha cominciato nei primi anni ’60 a La Notte; nel ’69 viene assunto come redattore a La Stampa. Come ricorda la sua pagina su Wikipedia, Zucconi è stato poi corrispondente, prima da Bruxelles e poi da Washington sempre per La Stampa, da Parigi per la Repubblica, da Mosca per il Corriere della Sera durante il periodo della Guerra Fredda e dal Giappone ancora per La Stampa dopo essere tornato a Roma nel 1977 per seguire gli anni del terrorismo rosso. Tra le altre cose, Zucconi è stato direttore dell’edizione web di Repubblica dalla creazione fino al 2015 ed è stato direttore dell’emittente Radio Capital fino al 2018.

Spesso ospite di programmi tv, ha pubblicato anche tanti libri (l’ultimo, Il lato fresco del cuscino. Alla ricerca delle cose perdute, è uscito nel 2018 per Feltrinelli). Tra gli altri, segnaliamo Viaggio in America (Rizzoli, 1993), e L’aquila e il pollo fritto. Perché amiamo e odiamo l’America (Mondadori, 2008).

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