Dopo “La dieta della longevità”, bestseller che ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento, Valter Longo torna in libreria con “Alla tavola della longevità”, con l’evoluzione della “Dieta Mima-Digiuno” e oltre 200 ricette

Il 16 ottobre Vallardi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, pubblicherà il nuovo libro dello scienziato Valter Longo, Alla tavola della longevità, “un viaggio fra tradizione e scienza alla scoperta delle zone e dei piatti della longevità, per la ricerca contro le malattie dell’invecchiamento”.

Nel nuovo libro Longo aggiorna il lettore sui risultati delle sue ultime ricerche sulla Dieta Mima-Digiuno e sui suoi effetti su longevità e malattie e lo accompagna in un viaggio alla scoperta delle zone più longeve d’Italia. Longo ha individuato oltre 10 aree in Italia e dintorni con straordinarie caratteristiche di longevità e ne ha studiato i piatti tipici per determinare quali cibi hanno accompagnato gli abitanti più anziani che, in alcuni casi, ha intervistato personalmente.

Longo Alla tavola della longevita

Il volume, spiega un comunicato, contiene oltre 200 ricette selezionate da Longo e dal suo team di nutrizionisti perché in linea con la tradizione regionale italiana e sulla base della loro aderenza alla Dieta della Longevità. Nella sua indagine l’autore ha anche ripercorso la storia dell’alimentazione italiana a partire dagli Etruschi fino all’odierno abbandono della dieta mediterranea.

Il primo bestseller dello scienziato che ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento, La dieta della longevità, sempre pubblicato da Vallardi, ha raggiunto le 350.000 copie vendute in Italia, sette edizioni, è in classifica da un anno e i diritti esteri sono stati venduti in oltre 15 Paesi (tra cui Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Australia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Russia, Lituania, Polonia, Romania).

Tutti i proventi del libro Alla tavola della longevità verranno devoluti dall’autore alle Fondazioni non profit Valter Longo e Create Cures per promuovere e sponsorizzare la ricerca su terapie alternative e integrate a basso costo per malattie gravi, inclusi l’Alzheimer, le malattie cardiovascolari, il diabete, la sclerosi multipla, il morbo di Crohn e altre malattie, sia degli adulti che dei bambini.

 

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