Simonetta Agnello Hornby, 74 anni, vive a Londra dal 1972, dove l’autrice de “La Mennulara” è stata per più di 30 anni un’avvocato dei bambini. “La nostra Londra” è una guida molto personale, scritta prima della pandemia con il figlio
Un inno a due voci a una Londra che continua cambiare, nonostante la Brexit e le tante contraddizioni, dove ogni marea del Tamigi porta qualcosa o qualcuno di nuovo. Il racconto personale e appassionato (scritto prima della pandemia) di Simonetta Agnello Hornby, ormai un classico per chi ama la città o la vede per la prima volta, si arricchisce di luoghi nuovi e curiosi, descritti dalla voce ironica e di suo figlio George.
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La scrittrice siciliana giunge a Londra nel settembre 1963. A sole tre ore da Palermo, è catapultata in un altro mondo, che le appare subito come un luogo di riti e di magie. La paura di non capire e di non essere accettata segna il passaggio dall’adolescenza alla maturità. Si sposa, diventa Mrs. Hornby, ha due figli. Ora può riannodare i fili della memoria e accompagnare il lettore nei piccoli musei poco noti, a passeggio nei parchi, nella amata casa di Dulwich e di Westminster, nella City e a Brixton, dove ha fatto l’avvocato. Al contempo, sulle orme dell’illuminista Samuel Johnson, cattura l’anima della sua Londra, profondamente tollerante e democratica.
Il viaggio continua attraverso la voce di George Hornby, che con il suo humour tutto inglese svela novità, scoperte, luoghi profondamente mutati o finalmente divenuti accessibili, sempre permeati dalle storie umane di chi ha contribuito a crearli. Dal tempio di Mithras al Garden Museum, fino ai ristoranti e pub più rinomati o singolari della città, un percorso insolito.
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Simonetta Agnello Hornby ha 74 anni e vive a Londra dal 1972, dove è stata per più di 30 anni una children’s lawyer, avvocato dei bambini, e presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. Ha esordito con La Mennulara (Feltrinelli, 2002), cui sono seguiti per lo stesso editore: La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), La cucina del buon gusto con Maria Rosario Lazzati (2012), Il veleno dell’oleandro (2013), Il male che si deve raccontare con Marina Calloni (2013), Via XX Settembre (2013), Caffè amaro (2016) e Nessuno può volare (2017). Ha pubblicato inoltre: Camera oscura (Skira, 2010), Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La pecora di Pasqua con Chiara Agnello (Slow Food, 2012) e Siamo Palermo con Mimmo Cuticchio (Mondadori, 2019). Per Giunti ha pubblicato La mia Londra (2014), Il Pranzo di Mosè (2014) e Rosie e gli scoiattoli di St. James con George Hornby (2018).
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