Dal 2 al 5 maggio torna, con la seconda edizione, il Mompracem Festival, rassegna dedicata alla letteratura e alle arti per bambini e ragazzi. La serie di incontri, che si terrà all’Asilo Ciani, al Palazzo dei Congressi e allo Studio Foce di Lugano (nella Svizzera italiana), ha come filo d’Arianna la fiaba intesa come luogo dell’incanto che sprigiona meraviglia e libera l’immaginazione… – I dettagli

Dal 2 al 5 maggio torna, alla seconda edizione, il Mompracem Festival, rassegna dedicata alla letteratura e alle arti per bambini e ragazzi. La serie di incontri, che si terrà all’Asilo Ciani, al Palazzo dei Congressi e allo Studio Foce di Lugano, nella Svizzera italiana, ha come sottile filo d’Arianna la fiaba intesa come luogo dell’incanto che sprigiona meraviglia e libera l’immaginazione“, si spiega nella presentazione.

Quattro giorni di laboratori di scrittura, di grafia, di musica e di teatro, di manipolazione e costruzione, gioco, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, mostre. Crossmedialità tutta a misura di bambini e ragazzi. Scrittori e artisti entreranno nelle aule delle scuole cittadine, in alcuni degli spazi più suggestivi della città di Lugano e avranno modo di incontrare ragazzi di età diversa ma anche quegli adulti in cui ancora sopravvive il fanciullo in grado di meravigliarsi.

Il festival – che si aprirà in anteprima venerdì 26 aprile con una Pu-Pazza Parata di strada con pupazzi e musica – si configura, dunque, come un’allegra sarabanda che vedrà coinvolti nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 maggio circa 500 bambini delle scuole materne, elementari e medie e nel fine settimana del 4 e 5 maggio altre centinaia di bambini e ragazzi che invaderanno gli spazi del festival con le loro famiglie.

Grafica Mompracem Festival

Ad aprire e chiudere la manifestazione due decani della letteratura per ragazzi: Roberto Piumini che oltre ad incontrare gli allievi delle scuole elementari e medie, sarà protagonista dello spettacolo tratto dal suo libro Alzati, Martin (Solferino ed.) ballata dedicata a Martin Luther King; il palco lo condividerà con il fisarmonicista Nadio Marenco; a chiudere la rassegna, invece, sarà Giusi Quarenghi in dialogo con la giornalista Letizia Bolzani (RSI) in un incontro per gli insegnanti e i lettori in generale, dal titolo La parola, la fiaba, la poesia, ovvero gli “attrezzi dell’anima” nell’immaginario della letteratura ragazzi.

Alcuni allievi delle scuole elementari luganesi potranno subire l’incanto del racconto della Cicogna Nilou di Guido Conti (Nilou e le avventure del coraggioso Hadì, Ticinum editore) e altri si immergeranno nell’arcobaleno dei sogni con Paola Myriam Visconti (Dynowish. Il protettore dei sogni. Le lacrime della Luna, Giunti ed.). Per tutta la durata del festival sarà allestita una esposizione dei disegni realizzati – con varie tecniche artistiche – dagli allievi degli Istituti scolastici. In particolare: per quanto riguarda l’unicorno-dinosauro Dynowish, il disegno più originale, creativo e pertinente al tema, frutto di un incontro/laboratorio dedicato, sarà scelto da una giuria di esperti e verrà premiato insieme ad altri 2 finalisti dall’autrice stessa la sera della presentazione del libro, al termine di una challenge.

Durante la manifestazione sarà possibile vedere anche il trailer del cartone animato Dynowish.

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Spazio anche alla piccola casa editrice ticinese GiraffeBianche, nata durante la Pandemia, da un’idea della scrittrice e poetessa Maria Rosaria Valentini, che propone storie sugli imprevisti, le imperfezioni, le diversità.

L’anima della manifestazione è anche prepotentemente teatrale.

La produzione Trillino Selvaggio porterà a Mompracem Gli Appendistorie di e con Silvia Coggiola e Ornella Vancheri, evento-laboratorio nel quale i bambini avranno modo di ascoltare “racconti stesi su strani stendibiancheria” e poi potranno ritagliare la stoffa della storia che più hanno amato e fissarla in un quadretto-ricordo.

L’artista calligrafo GiuseppeGepCaserta animerà laboratori artistici con calamo in bambù e inchiostro di china. Le opere dell’artista saranno esposte, per l’intero arco della rassegna, all’Asilo Ciani.

Spazio anche alla musica con Giorgio Ubaldi che si intratterrà con allievi che si cimenteranno per una manciata d’ore in un esperimento corale con performance finale aperta al pubblico.

L’Odissea – classico greco più volte rivisitato in letteratura negli ultimi anni – diventerà uno spettacolo di burattini e pupazzi a cura della Compagnia Teatro del Corvo con musica dal vivo di Steve Angarthal.

Non poteva mancare un finale omaggio a Rodari e l’occasione sarà lo spettacolo teatrale Cartoline illustrate e cantate. Omaggio a Gianni Rodari a cura della Compagnia Schedía Teatro, nato da un’idea di Valerio Bongiorno, testo e regia di Riccardo Colombini, con Valerio Bongiorno, Sara Cicenia e la musica dal vivo di Gabriele Bernardi.

Ancora in programma: molti altri laboratori di lettura, manipolazione, gioco che vedono coinvolte associazioni e realtà locali.

Tra i tanti cuori pulsanti della manifestazione un cenno lo merita senz’altro la mostra Delle fiabe e delle sedie nel patio dell’Asilo Ciani, curata dall’artista scenografo Marco Muzzolon, installazione di 15 sedie ispirate da fiabe e racconti note al grande pubblico: il gioco starà nel riconoscere le storie, ricordarle e rileggerle una volta tornati a casa.

Per tutta la durata del festival all’Asilo Ciani verranno effettuate visite guidate riservate alle scuole e anche aperte al pubblico per la mostra “Delle fiabe e delle sedie”.

«Il nostro intento – afferma Simona Mirata, direttrice artistica di Mompracem – è di stupire i bambini, di attrarli con la bellezza e la potenza della lettura, di dar loro la possibilità -grazie a linguaggi differenti coniugati alla loro fantasia – di ascoltare, guardare, di divertirsi, di creare, di lasciarsi incantare dagli scrittori, dai teatranti, dai musicisti, dagli artisti che interverranno al festival – e che per mestiere e passione dedicano la loro vita a far “conoscere ai bambini il mondo” – per riprendere una celebre espressione di Rodari che era davvero il più bravo di tutti».

E ancora: «Il contesto in cui nasce questo festival è di collaborazione tra diversi scrittori e intellettuali italiani e svizzeri ticinesi. Un’amicizia, un rapporto di scambio alla pari e di approfondimento, basato sulla lingua comune e che apre davvero alle possibilità di un bel glocalismo. Il desiderio, per il futuro, è di crescere insieme, di proseguire nell’offerta di qualità a un pubblico notevole, ampio, interessato».

Gli eventi sono gratuiti (per alcuni è prevista la prenotazione come da indicazione).

La manifestazione è promossa da Associazione Culturale ENEA, con il sostegno di Fondazione Pica Alfieri e Divisione eventi e congressi – Città di Lugano.

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