Su ilLibraio.it alcuni consigli di Lorenzo Cavalieri, in libreria con “Il lavoro non è un posto”, pensati per chi deve valutare una nuova offerta di lavoro
Se stai valutando una nuova offerta di lavoro chiuditi in una stanza e rifletti approfonditamente su questi punti:
-il nuovo lavoro ti darà l’opportunità di imparare qualcosa di veramente nuovo o semplicemente, al di la del nuovo ambiente e delle nuove procedure, stai solo ‘cambiando padrone’ per fare la stessa cosa?
-nel nuovo ruolo quanto sarai sostituibile dalla tecnologia o da un professionista con le tue stesse competenze tecniche?
-quale momento sta attraversando la società che ti vorrebbe assumere? C’è una strategia di crescita in un mercato che si espande o è solo un banale avvicendamento?
-il nuovo lavoro tra 2 anni quanto ti renderà ‘rivendibile’ sul mercato?
-il nuovo lavoro tra 2 anni quanto facilmente ti metterà nelle condizioni di metterti in proprio?
-‘follow the money’: diffida delle differenze di remunerazione e di contratto con la media di mercato. Nei mercati aperti si va naturalmente verso un livellamento dei salari e dei contratti. Potrebbero prometterti pochi soldi “ma grandi prospettive di crescita”. Diffida. Se credono al progetto devono investire subito (è nel loro interesse).
-fai attenzione anche se ti promettono uno stipendio più alto della media di mercato. Potrebbe essere uno specchietto per allodole per ingolosirti. Generalmente si paga più del dovuto quando si ha una esigenza di breve termine, non quando c’è in cantiere un ‘matrimonio’ di lungo termine.
L’AUTORE – Lorenzo Cavalieri è laureato in Scienze Politiche e ha conseguito l’MBA presso il Politecnico di Milano. Dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile commerciale in due prestigiose multinazionali, si occupa dal 2008 di selezione, formazione e sviluppo delle risorse umane. Attualmente dirige Sparring, società di formazione manageriale e consulenza organizzativa.
www.lorenzocavalieri.it è il blog in cui raccoglie i suoi articoli e interventi.
È in libreria per Vallardi Il lavoro non è un posto.
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