Jeffrey Eugenides, vincitore del Pulitzer nel 2003 con “Middlesex”, torna in libreria con “Una cosa sull’amore”, raccolta di racconti scritti negli ultimi 22 anni, in cui ripropone una visione dell’amore che sorpassa le costruzioni sociali, descrivendo una galleria di personaggi maschili piccoli, frustrati e ossessionati dalle questioni economiche… – L’approfondimento

Un libro di racconti è un libro di frammenti. In questo caso, amorosi. Così, la raccolta di Jeffrey Eugenides, Una cosa sull’amore (Mondadori, traduzione di Katia Bagnoli) si lega al precedente romanzo La trama del matrimonio, uscito sempre per Mondadori nel 2011, in cui al centro della narrazione c’era proprio il saggio del francese Roland Barthes.

una cosa sull'amore eugenides

Nelle opere di Eugenides, vincitore del Premio Pulitzer 2003 con Middlesex (Mondadori), è sempre presente, in modo più o meno esplicito, una visione dell’amore che sorpassa le costruzioni sociali. È chiaro in Le vergini suicide (Mondadori, traduzione di Cristina Stella), dove un narratore corale di uomini innamorati racconta la misteriosa vicenda del suicidio delle sorelle Lisbon, ossessione e oggetto proibito della loro adolescenza, simbolo di un sentimento sacro e irraggiungibile. Lo è ancora di più in Middlesex, nella storia incestuosa (ma tenerissima) tra un fratello e una sorella, e nell’odissea di Callie, una bambina colpita da un'”eccentricità biologica” che fa di lei uno strano ermafrodito. Ma si concretizza definitivamente in La trama del matrimonio, in cui la protagonista, Madeleine, proprio leggendo Frammenti di un discorso amoroso, realizza che l’amore romantico è soltanto una convenzione borghese.

Vergini Suicide eugenides

Anche Una cosa sull’amore in parte si colloca sulla stessa linea. Soltanto in parte, però, perché, essendo un’antologia di short story, sarebbe difficile sviluppare un nucleo tematico della stessa portata delle altre opere. Inoltre, molti dei racconti della raccolta, scritti negli ultimi 22 anni, erano già stati pubblicati altrove e infatti, in alcuni di essi, si possono riconoscere riferimenti ad altre opere di Eugenides: in Posta aerea del 1996 appare il personaggio di Mitchell Grammaticus di La trama del matrimonio, giovane studente americano colpito da dissenteria amebica mentre cerca l’illuminazione su un’isola thailandese; ci sono spunti che poi si svilupperanno in Middlesex nel racconto La vulva oracolare del 1999: entrambi esplorano l’identità di genere, ma in questo caso la narrazione è ambientata in una giungla, dove un ricercatore prova a resistere all’usanza locale che prevede l’accoppiamento con i più giovani.

middlesex eugenides

Nonostante sia forzato cercare un filo che tenga uniti i testi della raccolta (soprattutto considerando che, come detto, non sono stati pensati per dare forma a un progetto coeso), si potrebbe comunque intravedere un elemento che accomuna tutti i racconti: i personaggi che descrive Eugenides sono uomini piccoli, frustrati e ossessionati dalle questioni economiche. È come se lo scrittore prendesse una posizione anacronistica (anticipando forse i tempi, come del resto fece con Le vergini suicide parlando del suicidio adolescenziale, e con Middlesex affrontando l’argomento del gender), concentrandosi sulle figure maschili e dipingendole come vittime della società. In Musica Barocca, un insegnante, Rodney, è schiacciato dal debito contratto per comprare un clavicordo. In Great Experiment, il redattore di una piccola casa editrice, Kendall, “non si era mai aspettato di essere ricco come i suoi genitori”, ma “non avrebbe mai immaginato che avrebbe guadagnato così poco o che lo avrebbe infastidito così tanto.” Perciò, pur di diventare ricco, collude un contabile per frodare la società. In Multiproprietà, il padre del protagonista ha investito tutto quello che possedeva per trasformare un motel devastato in un resort in multiproprietà.

Sebbene la presenza di personaggi maschili domini la raccolta, non si può dimenticare il primo racconto Le brontolone, in cui viene mostrata l’amicizia tra due donne anziane, Cathy e Della, che restano vicine l’una all’altra durante il difficile momento della vecchiaia. L’ultima storia, invece, quella da cui il libro prende il titolo, racconta la vicenda di un professore universitario sposato e padre di due figli, sedotto da una giovane studentessa indiana che cerca di fuggire da un matrimonio combinato.

Per quanto la forma del romanzo meglio aderisce a Jeffrey Eugenides, l’abilità del narratore consiste, anche in questo caso, nel riuscire a dare voce a personaggi diversissimi, immedesimandosi e raccontando, da punti di vista non scontati, le loro contraddizioni e i loro più piccoli movimenti interiori.

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