Nel suo nuovo libro, “Vani d’ombra”, Simone Innocenti prova a trascinare il lettore nelle zone più intime della mente di un uomo tormentato…

Un piccolo paese di campagna, ci si conosce tutti. Impossibile non annoiarsi. Soprattutto se hai 13 anni, la scuola è finita, fa caldo e i vestiti ti si appiccicano addosso. Capita che a voler passare il tempo poi si diventa curiosi e con un binocolo in mano si possono carpire segreti. Nascosto tra le fronde di un albero, Michele scopre che la colf del notaio incontra ogni giorno un uomo diverso. È come stare al cinema senza pagare.

Il conto si presenta quando viene smascherato dalla donna, trascinato per un orecchio fin dentro il suo armadio e rinchiuso a chiave. Imprigionato al buio, Michele sarà costretto a scontrarsi con una verità che segnerà per sempre la sua vita.

 "Vani d’ombra", il nuovo romanzo di Simone Innocenti

Nel suo nuovo libro, Vani d’ombra (Voland), Simone Innocenti con una scrittura cruda prova a trascinare il lettore nelle zone più intime della mente di un uomo tormentato, in un viaggio alla scoperta dei limiti dei rapporti umani.

L’autore, classe 1974, giornalista (si occupa di cronaca nera e giudiziaria) del Corriere Fiorentino, dorso regionale del Corriere della Sera, ha esordito con Puntazza (Erudita), proseguendo poi con la guida letteraria Firenze Mare (Perrone). Suoi racconti sono apparsi in varie antologie.

 

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