La casa editrice Vita e Pensiero compie in questo 2018 i cento anni dalla sua fondazione. Un secolo di libri che la “University Press più antica d’Italia” ha deciso di festeggiare con diversi appuntamenti

La casa editrice Vita e Pensiero compie in questo 2018 i cento anni dalla sua fondazione. Un secolo di libri che la “University Press più antica d’Italia” ha deciso di festeggiare con diversi appuntamenti, “guardando alla storia da un lato e al futuro dall’altro, e con una dedica speciale al vero interlocutore di ogni casa editrice”: il lettore.

GLI APPUNTAMENTI

Muta il nostro patrimonio genetico: dall’alfabetizzazione alla digitalizzazione. Il cervello del lettore nella società digitale sta infatti cambiando, cambia la sua soglia d’attenzione, cambia la figura del lettore nella società digitale e quindi la società stessa. La casa editrice gli ha dedicato il ciclo di incontri, Viva il lettore, che si inaugura l’8 ottobre a Milano, in Università Cattolica, con la lectio della neuroscienziata americana Maryanne Wolf, autrice di Lettore, vieni a casa. Il cervello che legge in un mondo digitale (Vita e Pensiero), e interventi di Miguel Benasayag, Pablo d’Ors e Carlo Ossola.

Un primo appuntamento a cui seguiranno I dialoghi sul lettore (in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera), la Sapienza dell’umano. Quattro parola per ricominciare (4 incontri nelle 4 basiliche milanesi delle origini, in collaborazione con l’Arcidiocesi), I giusti continuano a leggere (in collaborazione con Bookcity Milano), con ospiti autori e amici dell’editrice come: Enzo Bianchi, Piero Boitani, Massimo Cacciari, Josep Maria Esquirol, Gabrio Forti, Chiara Giaccardi, Aldo Grasso, Luciano Manicardi, Piergaetano Marchetti, Silvano Petrosino, Davide Rondoni, Pierangelo Sequeri, José Tolentino Mendonça, Giuliano Zanchi e molti altri.

La giornata di studio inaugurale Il lettore nella società digitale è ispirata dalla ricerca di Maryanne Wolf: come cambia il cervello che legge in un mondo digitale è il titolo del suo intervento. L’uso intensivo di tablet, smartphone e pc sta infatti atrofizzando i circuiti neuronali preposti alla lettura profonda di libri e giornali, potenziandone altri inclini a saltare da un contenuto all’altro rimanendo sulla superficie della conoscenza. Tutto ciò ha un profondo impatto sulla società e sulla politica, perché l’atto della lettura, anche se sembra privatissimo, è lo spazio in cui si forma e si alimenta lo spirito critico del cittadino. È possibile allora formare lettori bi-alfabetizzati, che integrino capacità analogiche e abilità digitali?

Gli stimoli immediati del digitale stanno modificando innanzitutto i tempi naturali della lettura, il ritmo lento che essi esigono. Il fenomeno tdtl “troppo lungo da leggere” oggi caratterizza la lettura di moltissimi giovani che, abituati a logiche di immediatezza, non riescono più a prendersi il tempo necessario per comprendere la struttura della frase sintatticamente più complessa nei testi più densi. Su questo verterà l’intervento di Miguel Benasayag, noto filosofo e psicanalista argentino, intitolato “L’attenzione dell’occhio quieto. Il tempo del lettore nella società iperveloce”. Possono esserci lettura profonda, memoria e pensiero critico senza attenzione paziente?

Il pomeriggio di studio prende il via alle 15, con Pablo d’Ors che affronterà il tema “Il silenzio, la parola, il lettore”. Il sacerdote e scrittore spagnolo, autore del bestseller Biografia del silenzio, parlerà della sua avventura negli spazi della quiete silenziosa, della meditazione, del silenzio – interiore ed esteriore – come condizione necessaria perché la parola si manifesti. La lettura stessa è un atto di contemplazione che, in un’epoca di flusso continuo, richiede tempo e volontà per essere alimentata. Un atto di resistenza in uno scenario di distrazione. Qual è il rapporto tra rientro in se stessi, lettura e creazione letteraria?

Eppure il lettore silenzioso, “cieco e sordo al mondo”, assorto nella parola scritta, è un’invenzione relativamente moderna. Molti studiosi, come Alberto Manguel (altro ospite del ciclo Viva il lettore), rintracciano una delle prime attestazioni storiche della lettura ad alta voce in un passo delle Confessioni. Un giovane sant’Agostino descrive in poche attonite righe l’incontro con sant’Ambrogio, lettore silenzioso, proprio qui a Milano, a due passi dall’Università Cattolica: “Quando leggeva i suoi occhi esploravano la pagina e il suo cuore coglieva il significato, ma la sua voce taceva e la sua lingua era ferma”. Alcune pagine di questo capolavoro saranno ripercorse da Christian La Rosa, l’attore rivelazione della scorsa stagione teatrale milanese, con il reading Tolle et lege.

Il lettore ha bisogno di un occhio tranquillo per entrare in dialogo con l’autore, per riuscire ad ascoltarlo, per iniziare a cercare con lui la verità senza presupporre di averla già in tasca. Solo così può realizzarsi quel “miracolo fecondo di una comunicazione in seno alla solitudine” che secondo Proust è la lettura. Con la relazione “Amico lettore… L’incontro nella distanza”, il filologo e docente al Collège de France di Parigi Carlo Ossola chiuderà la giornata di studio, parlando di quella complicità profonda, quella sublime amicizia tra lettore, testo e autore che si realizza nella lettura.

LA MEMORIA

Per celebrare la sua storia l’editrice ha riordinato l’Archivio storico rendendolo accessibile agli studiosi, pubblica il Catalogo storico illustrato e sta digitalizzando tutte le sue riviste (Filosofia Neo-Scolastica, Jus, Aevum, ecc.), a cominciare da Vita e Pensiero, già online e fruibile articolo per articolo dal 1914.

I 100 anni di libri sono raccontati dal catalogo storico dell’editrice Vita e Pensiero: 100 anni di editoria (a cura di Roberto Cicala, Mirella Ferrari e Paola Sverzellati), con un inserto a colori di 40 pagine che nasconde alcune chicche.

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