Come combattere lo stress e imparare ad ascoltare il proprio corpo: lo insegna Sadhguru, mistico noto in tutto il mondo, in libreria con “La gioia è alla portata di tutti. La via dello yoga”… – Su ilLibraio.it un capitolo del libro dedicato all’importanza del preservare la propria quiete e non soccombere all’irrequietezza

Che si tratti di circostanze lavorative, familiari o personali, lo stress a cui ci sentiamo sottoposti non è mai una condizione necessaria o naturale: essere stressati non è altro che la reazione della mente a un situazione di difficoltà quando non riusciamo a mantenere la calma, ma può essere evitato. Le scadenze a breve termine, le responsibilità e le difficoltà vanno affrontate senza permettere che la tensione contamini la tranquillità interiore, in modo da mantenere la calma anche sotto pressione. Come riuscirci? Imparando ad ascoltare il proprio corpo, i bisogni, gli istinti, le percezioni e le reazioni. Parola di Sadhguru, guru dello yoga.

La gioia e alla portata di tutti

Questa, e molte altre riflessioni, si trovano in La gioia è alla portata di tutti. La via dello yoga (Corbaccio, traduzione di Andrea Libero Carbone), del mistico Sadhguru Jaggi Vasudev, noto in tutto il mondo, fondatore dell’associazione Isha, organizzazione di volontari coinvolti in progetti umanitari e per l’ambiente.

Nel libro l’autore racconta il proprio percorso per diventare un mistico, dall’infanzia alla “rivelazione”, soffermandosi a descrivere la possibilità di una vita completamente diversa da quella a cui siamo abituati, grazie allo yoga: una disciplina che insegna al corpo e alla mente e vivere in armonia, per migliorando in modo naturale l’esistenza quotidiana.

Per gentile concessione dell’editore, su ilLibraio.it pubblichiamo un estratto: 

Irrequietezza e quiete

Dormire di notte rende le mattine un po’ diverse dalle sere. La differenza deriva dal livello di rilassamento prodotto dal sonno. Se potessi rimanere rilassato durante tutte le attività della giornata, di sera ti sentiresti nello stesso modo, in termini di energia e di entusiasmo, in cui ti sentivi la mattina.
Se ti svegli riposato è un buon inizio, ma durante il giorno, a mano a mano che scende il livello di rilassamento, comincerai a sentirti sempre più stressato. È importante ricordare che lo stress non è causato dal lavoro. Tutti pensano che il loro lavoro sia stressante. Nessun lavoro è stressante. Molti possono implicare momenti difficili. Possono esserci capi odiosi, colleghi infidi, situazioni di emergenza, scadenze impossibili, o ci si può anche trovare nel bel mezzo di una zona di guerra! Ma queste cose non sono intrinsecamente stressanti. La causa dello stress è la nostra reazione impulsiva alle situazioni in cui ci troviamo: lo stress deriva perciò da un attrito interno. Lavorando sulla propria interiorità e consapevolezza, il meccanismo interno può essere facilmente lubrificato. È quindi la tua incapacità di gestire il sistema a stressarti. A un certo punto, non sai come governare il corpo, la mente e le emozioni: ecco il problema.

Come si fa allora a mantenere il sistema libero dallo stress, in modo da mantenere lo stesso livello di entusiasmo, rilassamento e felicità la mattina come la sera?

La frequenza cardiaca a stomaco vuoto in media è settanta o anche ottanta battiti al minuto; con la giusta pratica meditativa, può scendere tra i trenta e i quaranta. Anche dopo un buon pranzo rimane entro i cinquanta. È, questo, un semplice parametro per indicare il livello di quiete che il corpo vive momento per momento. Dalla quiete dipende sostanzialmente la capacità del corpo di rinvigorirsi e rigenerarsi. Non puoi rallentare il sistema diminuendone l’attività: quel che devi fare è piuttosto mantenere il sistema in condizioni tali per cui l’attività non abbia un’incidenza negativa. Ci si potrà anche sentire fisicamente esauriti, ma lo stress non è in alcun modo necessario. Alcune semplici pratiche di yoga faranno scendere la tua frequenza cardiaca di almeno otto battiti, fino anche a venti, nel giro di tre o quattro mesi − segno che il corpo funziona in modo molto più efficiente e a un ritmo rilassato.
Ciò di cui il corpo ha bisogno non è sonno, ma riposo. Se durante il giorno si mantiene il corpo profondamente rilassato, il fabbisogno di sonno scenderà da sé. Se si riesce a fare anche del lavoro, di una passeggiata o dell’esercizio fisico una forma di relax, il fabbisogno di sonno diminuirà ancora di più. Oggi si tende ad affrontare tutto a muso duro. Vedo gente camminare nel parco in uno stato di tensione. Se scegli di fare una passeggiata o un po’ di jogging, perché non lo fai con leggerezza, con gioia? È possibile che quell’esercizio ti stia facendo più male che bene, perché lo affronti come se stessi andando in battaglia!

Non combattere con la vita. Tu non sei anti-vita: sei vita.

Devi solo entrare in sintonia con essa, e vedrai che riuscirai ad attraversarla con facilità. Mantenersi in forma e stare bene non è una battaglia. Prova con un’attività che ti piace: fare un gioco, nuotare, camminare, correre. Se il tuo unico piacere è mangiare dolci tutto il giorno, allora hai un problema! Ma se non è così, non c’è incompatibilità tra essere allo stesso tempo attivi e rilassati. Di quanto sonno ha bisogno il tuo corpo? Dipende dal livello della tua attività fi sica. Non c’è affatto bisogno di stabilire una quota fissa di cibo o sonno, e programmare le calorie da consumare e le ore di sonno è un modo sciocco di gestire la vita.

Lascia che sia il corpo a decidere quanto mangiare oggi, non tu. Se oggi il livello di attività sarà basso, allora mangerai meno. Se domani sarai molto attivo, allora mangerai di più. Lo stesso vale per il sonno: quando ci si sente abbastanza rilassati, ci si sveglia. Che siano le tre, le quattro o le otto del mattino, nel momento in cui il corpo è riposato, si sveglia. Quando si tratta di cibo e sonno, il tuo corpo è il miglior giudice.

Se il tuo corpo ha raggiunto un certo livello di attenzione e di consapevolezza, vedrai che quando è ben riposato, si risveglia: è desideroso di riprendere vita. Se invece sta cercando di usare il letto, per così dire, come una tomba, allora c’è un problema. Prenditi cura del corpo in modo che non abbia il desiderio di evitare la vita o di sfuggirle. Mantienilo nella condizione di provare il desiderio di svegliarsi.

(Continua in libreria…)

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