In vista di Bologna Children’s Book Fair, su ilLibraio.it l’intervento di Lucia Predolin, ideatrice di KidzInMind (app che mette a disposizione dei genitori una selezione di applicazioni che aiutano i bambini a crescere e divertirsi in sicurezza)

Tradizione vs. tecnologia: quale può essere l’approccio corretto per sfruttare al meglio le potenzialità e le risorse che questi due mondi ci mettono a disposizione? Premesso che l’era digitale ha cambiato profondamente le nostre vite e soprattutto quelle dei più piccoli,  sono davvero due mondi opposti e in conflitto, o possono cooperare nel fornire ai genitori nuovi strumenti ludico-educativi utili nella crescita dei più piccoli? Per rispondere a queste domande, lunedì 30 marzo, alle 10, nell’ambito di Media All Rights (#mediarights15), in occasione della Fiera del libro per ragazzi di Bologna,  è in programma un incontro dal titolo “Crescere i propri figli nell’era digitale tra libri e app. Un confronto tra editori tradizionali, sviluppatori e psicologi”.

Alla tavola rotonda prendono parte vari attori del mercato dell’edutainment dedicato ai bambini. Tra questi, in veste di moderatrice, Lucia Predolin, ideatrice di KidzInMind. Si tratta di un’app, che ha già ricevuto premi importanti, lanciata a luglio del 2014, che mette a disposizione dei genitori una selezione di applicazioni che aiutano i bambini a crescere e divertirsi in sicurezza. “Ogni app è stata scelta, provata e verificata affinché non contenga linguaggio e immagini non consoni, pagamenti occulti, link esterni o pubblicità”.

KidzInMind

In vista dell’incontro di Bologna, ilLibraio.it ospita l’intervento di Lucia Predolin:

Quello delle app per bambini piccoli – e in generale la fruizione e produzione di contenuti digitali per i più piccoli – è un tema molto attuale e su cui si sta concentrando l’attenzione di operatori di diversi settori: editoria, sviluppatori di app, licenser, illustratori…
L’idea della necessità di sviluppare una hub-app per bimbi piccoli come la nostra KidzInMind è emersa da diversi studi americani ed europei sull’utilizzo di smartphone e tablet da parte di bambini. Negli ultimi tre anni è aumentato in modo esponenziale. In particolare in Italia, secondo la ricerca condotta da Doxa Kids nel 2014, il 54% delle famiglie con figli possiede uno smartphone e nel 57% dei casi i bambini ne hanno accesso. Per i tablet, presenti nel 14% delle famiglie con figli, l’uso da parte dei bambini avviene nell’82% dei casi. Nell’ultimo anno, in Italia, prendendo in considerazione solo le Educational App, ovvero quelle applicazioni dedicate ai bambini, si possono contare oltre 4 milioni di download (android e iOS).
È evidente il grande impatto che la tecnologia ha sulla nostra vita e soprattutto sulle vite dei più piccoli ed è fondamentale che tutti gli operatori mettano a disposizione le proprie competenze con l’obiettivo comune di sviluppare prodotti sicuri e di qualità.
Apprendere attraverso il gioco, l’esplorazione e la sperimentazione è ciò che i bambini sanno fare meglio. Sono affascinati dal mondo che li circonda e i device tecnologici ne fanno parte e così sarà sempre di più. L’impegno per dare loro dei contenuti di qualità da fruire su questi dispositivi non può più essere rimandato.
Da un lato ci sono gli sviluppatori che ogni giorno sono impegnati per garantire i migliori sistemi di parental control e un’esperienza d’uso dei contenuti semplice e divertente allo stesso tempo. Dall’altro abbiamo chi produce i contenuti: storie, illustrazioni, immagini pensati per sviluppare le capacità cognitive del bambino attraverso il gioco interattivo. Il tutto controllato e certificato da esperti che lavorano nel mondo dell’infanzia: educatori, psicologi e pedagoghi.
La tavola rotonda di lunedì 30 marzo è il segnale che questo appuntamento non può più essere rimandato.
Ci ritroveremo tutti alle 10 nella Conference Room – MEDIA ALL RIGHTS!, il nuovo evento dedicato ai contenuti audiovisivi e digitali della Bologna Children’s Book Fair perché da parte nostra l’impegno è chiaro: renderci disponibili per sederci tutti allo stesso tavolo – editoria tradizionale, editoria digitale ed esperti che lavorano nel mondo dell’infanzia – e capire insieme quali sono gli strumenti di crescita che vogliamo dare ai nostri figli.

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