“Una medium, due bovary, e il mistero di Bocca di Lupo” di Gaetano Cappelli mette in scena una commedia caustica e surreale, fra aspiranti scrittrici, disinibite donne di mezza età e vecchi conti da regolare

Una medium, due bovary, e il mistero di Bocca di Lupo (Marsilio) di Gaetano Cappelli è una commedia caustica e surreale, ambientata nella Puglia rurale, che chiama in scena una sarabanda di personaggi.
Un romanzo in cui non mancano le invenzioni linguistiche, come nota su La Stampa Alberto Infelise (“Gaetano Cappelli più di tanti suoi colleghi sa maneggiare la materia con cura e perizia, concedendosi il lusso di inventarsi un italiano che non c’è, rimestandolo dentro ai dialetti per restituirlo nuovo e più vivo, più moderno e più antico, più colorato ed efficace”).
Una medium due bovary e il mistero gaetano cappelli
Nulla sembra muoversi nell’assolata Minervino, patria della medium Eusapia Palladino, famosa invece una volta per l’arte di far muovere oggetti e persone nel tempo e nello spazio. Ed è proprio questo che inizia ad accadere all’indomani dell’arrivo in paese del romanziere Guido Galliano. Lo scrittore viene ingaggiato dal barone e agronomo Ferdinando Canosa perché aiuti la volitiva moglie Finizia a finire il romanzo cui invano lavora da mesi, proprio sulla vita della Palladino. La cosa dovrà però accadere nel più assoluto segreto. Soprattutto, senza che nulla ne sappia Maddalena Videtti. È infatti per contendere il primato a costei – sua rivale da quando le soffiò lo sposo sull’altare e ora, grazie alle sue pubblicazioni a diffusione locale, figura di spicco in quel vero covo di vipere che è il Circolo culturale La Scesciola – che la doviziosa bovary murgiana coltiva il sogno di diventare scrittrice senza avere il benché minimo talento. Così, quando Galliano e Finizia cominciano a lavorare nella tenuta vinicola di Bocca di Lupo, lo scrittore si accorge che del libro esistono solo poche confuse pagine. Ma, appena prima di gettare la spugna, torna sui propri passi un po’ per l’aumento del compenso propostogli dal barone, un po’ per l’estro che, tra strani schiocchi e ancor più misteriosi fruscii, ritrova magicamente dopo anni.
gaetano capppelli
E questi non sono che i primi attori in scena. A loro, tra trapassati e viventi, molti altri se ne aggiungeranno; come l’inesausto “trionfator di talami” D’Annunzio, il suo amico “rumorista” Cantalamessa e la moglie dissoluta di lui, Yvonne Dea Ishtar, diva del café chantant; l’émigré russa madame Polozoff, patita di spiritismo, e un’inedita e trasgressiva Agatha Christie; e poi il crooner pugliese Dennis Galatone, lanciato in America da Linda Christian per far dispetto al genero Al Bano, e affossato dalla fatale Rosanna Fratello; nonché il boss Cozzajanga e il figlio Felice Sciopenauer, che brigano per avere una serie come Gomorra a loro dedicata…
piersandro pallavicini

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