Su ilLibraio.it la bella storia di Caroline Dookie, inglese, antropologa, arrivata a Roma quindici anni fa, che ha deciso di aprire “The Little Reader”, in zona Piazza Vittorio: la sua è una libreria-caffetteria (in cui si trovano anche tanti libri in inglese ed è possibile far studiare questa lingua ai bambini nei corsi organizzati in negozio). L’idea è di offrire uno spazio accogliente in una zona in cui scarseggiano luoghi dedicati ai bambini e ai loro genitori, in cui sedersi, rilassarsi e scoprire insieme nuove storie…

A Piazza Vittorio, a Roma, c’è la Porta magica. E poi ce n’è un’altra molto più piccola, davvero speciale, pochi metri più in là, che con il marchese di Pietraforte non c’entra nulla. Di fronte alla prestigiosa Scuola Di Donato rischia di non essere neppure notata, eppure se la si apre ci si trova all’improvviso molto lontani e in un istante il rumore e il degrado della capitale sono già alle spalle.

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“Sto preparando la Harry Potter Book Night”, mi accoglie così quando arrivo Caroline immersa nei fogli. “L’anno scorso c’erano tantissimi bambini italiani e inglesi, quest’anno dovrebbe cadere il 4 febbraio ma noi qui la festeggeremo il 12 e devo ancora preparare tutto. Questa è l’occasione per far conoscere Harry Potter alle nuove generazioni, i primi lettori ormai sono grandi”.

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Caroline Dookie, inglese e antropologa, è arrivata a Roma quindici anni fa da Londra e il numero 66B di via Conte verde era soltanto un’anonima vetrina in una strada laterale come tante altre prima che alcune delle grandi passioni di questa donna minuta ed elegante si combinassero tra di loro tenacemente.

The Little Reader è la libreria-caffetteria che Caroline ha aperto nel maggio del 2014, incinta di 5 mesi della seconda figlia, Isabelle. Deve aver pensato, man mano che leggeva i libri insieme alla sua primogenita Eliane, che a Roma e in particolare all’Esquilino, mancassero completamente spazi rispettosi del tempo lento che occorre a chi legge, spazi dedicati ai bambini e ai loro genitori, spazi in cui sedersi, rilassarsi, scoprire insieme nuove storie e, perché no, offrirsi una merenda o dissetarsi, qualcosa di buono senza fretta.

Nella sua libreria Caroline ha messo tavolini e sedie, un divano, cuscini e delle lampade che sembrano soffi di carta. Ci sono i libri coloratissimi in italiano e in inglese, mi dice orgogliosa: “Ho dovuto rinforzare gli ordini dei libri in inglese” e il bancone del bar. D’estate e quando fa caldo si può stare anche all’esterno, nel cortile altri tavolini e sedie di legno. Che altro? Grandi assi chiare e calde su cui sedersi e leggere, giocare e ascoltare ipnotizzati quando vengono organizzate le letture animate e le altre mille attività (molte gratuite) che scaturiscono dal piacere di stare insieme e di divertirsi con le cose più belle: il linguaggio e la fantasia.
L’idea è che quando si vuole leggere c’è bisogno di un po’ di spazio ma più ancora di tempo. Tanto vale mettersi comodi.

The Little Reader offre l’opportunità di studiare l’inglese fin da piccoli con dei corsi il sabato mattina per bambini dai 3 ai 6 anni. Ed è Caroline a guidare le letture di molti piccoli lettori che sempre più si affidano a lei per scoprire personaggi già molto amati all’estero.

Tra le case editrici italiane che pubblicano libri per i lettori giovani e giovanissimi Caroline ci tiene a segnalare Il Castoro, Lapis e Sinnos, che pubblica libri adatti in particolare a lettori dislessici o con difficoltà e che scopriamo è nata in carcere, nel 1990, luogo rimosso per eccellenza, dove spesso si arriva proprio per ignoranza.
Come trovare una stella di Oliver Jeffers di Zoolibri è il libro che mi consiglia per un bambino di tre anni che conosco bene. È la storia di un bambino che amando molto le stelle vorrebbe averne una tutta sua, ovviamente non ci riuscirà, dice Caroline ma alla fine al mare, sulla spiaggia succederà qualcosa e il bambino troverà quello che desiderava.

“Cosa ti auguri Caroline pensando a questo spazio bellissimo che hai creato?”, le chiedo cercando di celare malamente il mio disagio per dover presto uscire in strada e lasciare quest’isola felice. “Vorrei che i bambini continuassero a sentirsi a loro agio venendo qui, che entrassero soprattutto i bambini extracomunitari e quelli delle scuole pubbliche in particolare. Questa libreria è veramente anche e soprattutto per loro”.

Sul sito, sulla pagina FB e su Instagram ritrovo foto bellissime delle attività organizzate dalla Little Reader e passo ore a guardare fotografie di bambini al lavoro, mascherati, serissimi a festeggiare Pippi Calzelunghe, Willy Wonka, il Gruffalò, Alice. Avviso a tutti i genitori: ritorneranno presto i corsi su come leggere le fiabe ai bambini. Siamo tutti avvisati e non ci sono scuse.

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