Su IlLibraio.it alcuni estratti dal saggio di Giorgio Nardone e Matteo Rampin dedicato alla terapia strategica ai problemi sessuali

Nulla è più desiderato dagli uomini della perfetta armonia tra mente e natura, in quanto garanzia di serenità, sviluppo sano del percorso di vita e della personalità. L’area dei disturbi della sessualità è la prova più evidente di quanto sia fragile questo equilibro, di quanto facilmente si inceppi e abbia bisogno di essere risistemato.

Quando il sesso diventa un problema – Terapia strategica ai problemi sessuali, il libro di Giorgio Nardone (allievo di Paul Watzlawick, con alle spalle 25 anni di attività terapeutica e 20mila casi trattati con successo) e Matteo Rampin (psichiatra, psicoterapeuta e formatore) in uscita per Ponte alle Grazie,  si occupa proprio del ristabilimento del rapporto tra lo sforzo di controllo mentale e l’incapacità di lasciarsi andare alle sensazioni.

Anni di lavoro del Centro di Terapia Strategica nell’ambito dei disturbi sessuali hanno permesso di sviluppare tecniche terapeutiche il più delle volte orientate semplicemente allo sblocco di ciò che la mente intrappola della sessualità. La potenzialità straordinaria della natura è l’energia che permette di uscire “in bellezza” da situazioni di estrema sofferenza. Per dirla con le parole di Giorgio Nardone: “Considerata l’urgenza di chi soffre di questi problemi, il contributo potrà essere maggiormente apprezzato poiché dimostra che problemi così dolorosi, imbarazzanti e talvolta persistenti non richiedono obbligatoriamente soluzioni altrettanto imbarazzanti, dolorose e prolungate nel tempo”.

Ed ecco 6 estratti dal volume, pubblicati per gentile concessione dell’editore:

-Nelle varie forme di patologia sessuale si ritrova costantemente la problematicità del rapporto tra la volontà e la prestazione o tra lo sforzo di controllo mentale e l’incapacità di lasciarsi andare naturalmente alle sensazioni.

-Il sesso è il sistema che assicura il perpetuarsi della vita in molte specie animali. Tutto ciò che accade nell’intervallo tra l’inizio e la fine dell’esistenza biologica può essere considerato, paradossalmente, come una sorta di espediente adottato dal materiale genetico per assicurarsi la persistenza nel tempo: com’è stato osservato da Samuel Butler, «una gallina è soltanto lo strumento usato da un uovo per fare un altro uovo».

-La funzione biologica del sesso è tanto importante a livello di specie quanto lo sono, a livello di singolo individuo, la respirazione e l’alimentazione, senza le quali il mantenimento della vita è impossibile.

-Qualcuno ha ironicamente affermato che il grande merito della Chiesa cattolica è stato quello di avere reso piacevole il sesso proibendolo: al di là della boutade, resta il fatto che il comportamento sessuale sembra in qualche modo avere bisogno anche di veti, e che la loro assenza può in alcune persone rivelarsi controproducente; a maggior ragione, l’incitamento alla sessualità può ottenere effetti paradossali.

“La gioia del sesso” è un’espressione che oggi si sente molto spesso, e che bene esemplifica tutti i concetti qui esposti. Ma ci si può chiedere se, facendo del sesso un nuovo paradiso da rincorrere, non si sia incappati in una variante del noto paradosso «sii felice». Se così fosse, assisteremmo a un curioso fenomeno di passaggio dalla padella alla brace: dal rifiuto della sessualità tipico dell’era vittoriana, all’obbligo alla «felicità sessuale» di oggi. Potremmo dire che quando il sesso era considerato un inferno le proibizioni lo rendevano per molti versi più piacevole; quando lo si è considerato un paradiso da dover raggiungere a tutti i costi questo obbligo ha assunto per molte persone caratteristiche assai poco paradisiache.

Il comportamento sessuale è forse l’area della personalità dove è più evidente il contrasto tra aspetti consci e aspetti automatici, istintivi e inconsci. Ma questo, nell’ottica costruttivista e strategica, garantisce che la soluzione dei problemi presentati dai pazienti sia in genere piuttosto facile: se è vero che basta interrompere le tentate soluzioni e fare emergere le risorse naturali dell’individuo, possiamo aspettarci che nessuna risorsa sia così disponibile a essere attivata come la spinta riproduttiva. In altre parole, il comportamento sessuale è fortemente richiesto dalla natura, per cui è sufficiente inibire le tentate soluzioni che lo rendono innaturale, per ottenere la soluzione del singolo caso clinico. Ci si appoggia, quindi, per così dire, alla forza stessa della sessualità. Ciò è possibile solo se si parte dalla premessa che il problema non sia il sintomo di qualcosa di nascosto nell’inconscio, ma sia costituito dai comportamenti messi in atto razionalmente e volontariamente per tentare di risolvere un problema inizialmente piccolo.

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