Una storia che inizia ben prima dell’invenzione della scrittura e che affonda le proprie radici nella cultura orale delle antiche civiltà. Nel saggio “La biblioteca – Un catalogo di meraviglie” Stuart Kells racconta avvenimenti e aneddoti che, nell’era digitale, svelano i segreti delle biblioteche. E risponde a domande come: nell’era del digitale la loro esistenza ha ancora un senso?
A cosa servono le biblioteche? O meglio, le biblioteche servono ancora? Nell’era del digitale la loro esistenza ha ancora un senso? Non sono forse luoghi improduttivi, destinati a soccombere sotto i colpi dell’austerità? Le vittime sacrificali dell’ignoranza assurta oggi a valore e motivo di vanto? Queste sono solo alcune delle domande che possono trovare risposta leggendo il nuovo saggio di Stuart Kells.
Può interessarti anche
Fin dall’antichità le biblioteche hanno conosciuto alterne fortune: alle distruzioni e ai saccheggi hanno fatto seguito epoche di splendori e di scoperte, e la magnificenza dei loro tesori è spesso poi svanita nell’oblio. È questa la storia che Stuart Kells, scrittore inglese ed esperto di libri rari, ripercorre. Una storia che inizia ben prima dell’invenzione della scrittura e che, passando per i rotoli della Biblioteca di Alessandria e le raccolte di codici in pergamena degli scriptoria medievali, arriva a raccontare delle collezioni dei testi greci e latini salvati dagli umanisti in epoca moderna.
Secoli di innovazioni e cambiamenti, nei progetti e nelle soluzioni architettoniche, negli arredi, nelle tecniche di conservazione e nei sistemi di catalogazione, ma anche secoli di lotte per il potere, distruzioni, furti e confische di cui le grandi biblioteche, insieme ai loro fondatori e finanziatori, sono state testimoni.
Può interessarti anche
Kells, che nel 2015 ha vinto il premio Ashurst Business Literature con Penguin and the Lane Brothers (dedicato alla storia della casa editrice inglese) è uno storico del libro, prima di tutto. Così ne La biblioteca scrive un catalogo di avvenimenti e aneddoti dove, accanto ai migliori “custodi di libri” e bibliofili, si possono vedere sfilare personaggi controversi e truffaldini, bibliotecari eccentrici e librai che, spinti da alti ideali o basse ambizioni, si sono mossi nella cornice di grandi rivolgimenti culturali, politici e sociali.
Può interessarti anche
Per l’autore la biblioteca è un luogo di civiltà e conoscenza e il suo saggio, La biblioteca. Un catalogo di meraviglie (Mondadori), è un atto di amore, non solo nei confronti di quei luoghi, ma anche di quegli autori che, attraverso le loro costruzioni letterarie, hanno saputo comprenderne appieno il significato.